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Domenica 15 gennaio, la cerimonia e il passaggio del “pastorale” tra Lorenzo Loppa e il suo successore che è stato accolto dal sindaco Daniele Natalia, dal ministro Antonio Tajani e da tutte le Autorità della provincia di Frosinone e non solo

«Due diocesi distinte, ma unite in persona episcopi, avrò un doppio incarico, un doppio compito, ma sono contento di farlo perché mi è stato chiesto da papa Francesco e ho accettato perché credo che possiamo costruire il bene di questa terra ricca di cultura, di fede. Credo che oggi dobbiamo rispondere alle domande di questo mondo, alle sfide educative, alla sofferenza di questa terra, terra che è bella, ma che ha tante sofferenze. Dobbiamo rispondere soprattutto alla domanda di una terra che deve essere un esempio, un modello, di una lunga storia, difficile, complessa, ma anche piena di bellezza e di fede. Credo che questo dobbiamo farlo insieme, nella nostra diversità. Credenti e non credenti. Non tutti sono cattolici, ci sono piccole comunità non cattoliche, c’è pure una tradizione antica di ebraismo ed insieme dobbiamo lavorare per il bene di questa terra e del mondo. Dobbiamo ricostruire unità e relazioni!».

Questo in sintesi il messaggio e l’augurio che si è auspicato il Vescovo Ambrogio Spreafico, in occasione della cerimonia di domenica scorsa, 15 gennaio, dove si è insediato come nuovo Vescovo di Anagni-Alatri. Il primo passo concreto dall’unificazione delle due diocesi del nord e del centro della Ciociaria, che potrebbe avvenire presumibilmente fra tre anni, quando anche il Vescovo Ambrogio, compirà i 75 anni previsti dal codice di Diritto Canonico e rassegnare, quindi, le dimissioni al Pontefice dal governo attivo delle due Chiese unite ora “in persona episcopi”. 

È iniziata nel tardo pomeriggio di una fredda domenica di gennaio, l’inizio del ministero episcopale del quinto Vescovo di Anagni-Alatri, forse l’ultimo e per questo motivo è stato definito un evento di carattere “storico”, da piazza Cavour della città dei papi, la cerimonia di ingresso del nuovo pastore. Ad accoglierlo il suo predecessore monsignor Lorenzo Loppa con il Vicario Generale monsignor Alberto Ponzi, il sindaco Daniele Natalia, con tutta l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale al completo, i sindaci delle due diocesi, le autorità civili, religiose e militari del territorio e il ministro degli Affari Esteri e Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani. Pochi passi e il corteo, aperto in maniera solenne da tutti i gonfaloni in fila, al seguito del nuovo vescovo è arrivato nella Sala della Ragione del palazzo “da Iseo”. Qui Spreafico ha ricevuto i saluti istituzionali del sindaco Natalia e del ministro Tajani, che hanno preceduto il discorso del presule.

Il primo cittadino ha donato al Vescovo Ambrogio, a nome della comunità anagnina una preziosa “croce pettorale”, che simbolicamente rappresenta la fede ed è segno visibile e materiale del legame con Cristo.

Un intervento breve, quello di Spreafico, per esaltare la bellezza e la gloriosa storia della città di Anagni che «esprime una fede diventata cultura nel corso della storia» e per indicare le prioritarie linee-guida del suo ministero pastorale: l’impegno a creare l’unità in una società «dove prevale l’io», in un mondo «troppo diviso» dove si fa difficoltà a «connettersi nelle relazioni della vita»; l’attenzione per i più poveri, per gli anziani, per gli ultimi. Dopo la manifestazione prettamente “civile” presso il Palazzo Civico, Spreafico ha proseguito il percorso verso la cattedrale di Santa Maria Annunziata per la funzione religiosa e per la presa di possesso della Cattedra.

Dopo una breve tappa a Palazzo Bonifacio VIII, dove i numerosi vescovi e sacerdoti concelebranti, tra cui abbiamo notato la presenza di monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, si sono preparati per la celebrazione, il nuovo vescovo ha fatto ingresso in una basilica gremita di fedeli, dove a riceverlo, oltre a Loppa, c’era il parroco della cattedrale per il “bacio del crocifisso” e l’aspersione dell’assemblea con l’acqua benedetta.

Il momento tanto atteso è stato l’insediamento ufficiale, avvenuto come di prassi dopo la lettura da parte del Cancelliere vescovile, della bolla papale di nomina, firmata dal pontefice lo scorso 10 novembre. È seguito il passaggio del Pastorale da Loppa a Spreafico, che ha quindi preso posto sulla Cattedra, fino ad allora rimasta vuota, per ricevere l’omaggio di tutte le realtà della diocesi.

Il nuovo presule ha proseguito, poi, la celebrazione della messa insieme ai confratelli vescovi presenti e ai sacerdoti delle due diocesi: Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, unite “in persona episcopi” da Papa Francesco.

Tra gli ospiti del novello Vescovo, che da quattordici anni guida la Chiesa del capoluogo ciociaro, era presente anche il Prefetto della Provincia di Frosinone dottor Ernesto Liguori, il questore Domenico Condello, il Presidente della Comunità di Sant’Egidio dottor Marco Impagliazzo, il noto imprenditore Maurizio Stirpe, i comandanti provinciali delle forze armate e di polizia e tanti altri ancora. Da sottolineare la presenza dei molti volontari di associazioni del posto.

L’intera cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming su Facebook,  YouTube e sul sito internet della Diocesi. La prima visita ufficiale (e non ingresso, perché la sede della diocesi è Anagni) di S.E. Mons. Ambrogio Spreafico ad Alatri è prevista, invece per domenica 22 Gennaio 2023, sempre nel pomeriggio, dove celebrerà la messa nella con cattedrale di San Paolo.

servizio a cura di Sante De Angelis,foto archivio Accademia Bonifaciana