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“Analogie tra Gold Standard e il sistema monetario Europeo”, è il titolo del nuovo libro edito da LBE – La Bonifaciana edizioni, fatica letteraria del Dott. Arcangelo Provitina. Storicamente i metalli preziosi, in particolare l’oro, si sono affermati come moneta per eccellenza. Tuttavia, per lungo tempo le monete dei vari Paesi sono state coniate in leghe metalliche diverse. Indubbiamente erano sempre compresi l’oro e l’argento come metalli prevalenti. La diversità di coniazione comunque comportava seri intralci nel commercio internazionale a causa delle difficoltà nello stabilire dei rapporti uniformi di cambio. Pertanto, partire dall’esegesi delle norme costituzionali, permette di creare dei parametri per valutare quanto l’orientamento delle scelte di politica economica del Governo vadano verso la direzione del benessere collettivo, così come intesa e voluta dal potere costituente. Questo è in sintesi ciò che tratta il volume, secondo della Collana “Paideia” diretta dal Dott. Sante De Angelis, ha la prefazione del prof. Enrico Fanciulli. Il libro di Arcangelo Provitina, Carabiniere Forestale, nato a Leonforte (Enna) nel 1993 e attualmente per motivi di servizio vive in provincia di Cosenza. Giovanissimo presta servizio nell’Esercito Italiano, per poi transitare nell’Arma dei Carabinieri. Nel 2019 consegue la laurea in giurisprudenza. Da circa oltre un anno e mezzo  collabora fattivamente con la Bonifaciana di Anagni, prima come Accademico d’Ufficio e  poi Delegato della provincia di Enna e Segretario della Delegazione interregionale della Calabria-Puglia-Sicilia “La moneta ha svolto sempre una funzione importante nei sistemi economici dei vari Paesi: come strumento di conto, per comprare il valore dei beni e dei servizi, e come strumento di scambio. Dalla fase iniziale del “baratto” si è poi passati a meccanismi via via più complicati e incomprensibili adottati per conferire al potere un’arma potente di dominio e di comando. Dalla riforma introdotta da Cesare con l’istituzione della moneta imperiale ( l’aureus) a quella varata da Carlo Magno (con la creazione della lebbra d’argento) a quella voluta e realizzata da Napoleone  con la concezione del sistema decimale: si è trattato sempre di qualcosa di complesso e dai costi notevoli. Non è comunque pensabile che la moneta sia elusivamente un mezzo per esprimere un’immagine di potenza del potere di chi lo esercita, ma occorre vederla nella evoluzione storica, dei sistemi monetari, in relazione al progresso economico e sociale delle entità che l’hanno prodotta ed adottata nei vari momenti. Lo studio fatto dall’ Autore – scrive il prof. fanciulli nella prefezaione – che ha ripercorso fedelmente ed in modo impeccabile le vicende della moneta e delle corrispondenti economie monetarie, dal baratto in poi, costituisce un interessante lavoro di analisi e di ricerca: dalla natura politica della moneta alle analogie tra Gold Standard ed il sistema monetario europeo , tema centrale della trattazione. Arcangelo Provitina, ha posto l’attenzione, in via prioritaria sul modello costituzionale che è programmatico e vincolante per le scelte  di politica economica  del Governo: quante di queste scelte sono in armonia con il dettato costituzionale? Esamina, poi, in particolare, il Gold Standard, da tempo non più in vigore, con le sue “regole del gioco” e lo raffronta con l’attuale sistema monetario europeo: si chiede quindi se le regole che stanno alla base dei Trattati europei siano “giuste e corrette” oppure siano state prodotte per favorire la classe sociale dominante. Quali sono i reali meccanismi che regolano il funzionamento del sistema economico dell’Europa? Lo studio fatto dal Dottor Provitina – dice ancora il prof. Fanciulli – si rivela allora molto interessante e fornisce un prezioso contributo alla conoscenza delle problematiche che inevitabilmente sono sorte con la creazione dell’unione monetaria europea, costituita da Paesi con economie strutturalmente diverse”. Viva soddisfazione per il volume è stata espressa dal Rettore Presidente della Accademia Bonifaciana e Direttore Editoriale LBE Comm. Dott. Sante De Angelis, dal Presidente del Comitato Scientifico mons. Enrico dal Covolo e dal Vice Presidente dello stesso prof. don Massimo Naro.