- Ufficio Comunicazioni Sociali Accademia Bonifaciana
- 3 Maggio 2025
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Opera vasta e dettagliata, che ha saputo seguire la ricchezza di un Pontefice “chiamato dalla fine del mondo” per costruire ponti ed avvicinare la tenerezza di Gesù a tutti gli uomini e le donne in cerca di Dio o di un senso della propria esistenza. Edita da LBE, la Presentazione è del professor Gaetano Maria Saccà, la Prefazione del cardinale José Saraiva Martins, il Prologo di S.E. monsignor Enrico dal Covolo, mentre la Postfazione è di monsignor Guillermo Javier Karcher.
La LBE, casa editrice dell’Accademia Bonifaciana di Anagni, ha “sfornato” in questi giorni, un altro corposo volume “Francesco” con il sottotitolo “Dono di Misericordia e di Speranza per l’umanità del XXI secolo”. Era in stampa proprio il 22 aprile scorso, il giorno dopo la morte di Papa Bergoglio, e quindi, l’autore d’intesa con lo staff della stessa LBE, ha ritenuto necessario aggiornare l’opera con una Appendice approfondita sulle ultime ore del Pontefice. Il libro è il secondo della Collana “Archè”, opera del professor Sante De Angelis e conta ben 638 pagine.
La Presentazione è stata affidata al docente universitario, canonista e teologo Gaetano Maria Saccà, la Prefazione è invece del cardinale José Saraiva Martins, il Prologo di S.E. monsignor Enrico dal Covolo, mentre la Postfazione è di monsignor Guillermo Javier Karcher della Segreteria di Stato di Sua Santità.
Un volume a cui De Angelis, aveva iniziato a lavorare già nell’aprile 2020, poi per svariati motivi, è stato un periodo fermo, riprendendo la stesura della pubblicazione negli anni successivi, aggiornandola e concludendola nel mese di aprile 2025.
È l’ultimo volume pubblicato in assoluto su Jorge Mario Bergoglio, uno dei pontefici più influenti della storia moderna. Il suo cammino terreno si è concluso, ma la sua eredità, caratterizzata da una visione popolare e compassionevole della Chiesa, continuerà a ispirare milioni di persone in tutto il mondo.
“L’emozione è grande. Proprio nei giorni in cui risuona l’annuncio della Pasqua, della Risurrezione e della vittoria di Cristo sulla morte, dobbiamo dare l’ultimo saluto al nostro caro papa Francesco.
Il pontificato di Papa Francesco – scrive l’Autore nell’Appendice – è iniziato con un’energica volontà di riforma, sia a livello interno della Chiesa che nella sua relazione con il mondo. La sua figura è diventata subito sinonimo di apertura, di dialogo interreligioso e di impegno per la pace. A partire dal suo primo discorso pubblico, in cui ha invitato i cardinali a pregare per lui, Papa Francesco si è mostrato come un uomo di grande umiltà, pronto ad affrontare le sfide del nuovo secolo con il cuore e la mente aperti. Nel corso degli anni, Papa Francesco ha intrapreso un ambizioso programma di riforme interne alla Chiesa. La sua visione di una Chiesa “povera per i poveri” si è tradotta in una serie di misure volte a semplificare e riformare la Curia Romana, migliorare la trasparenza finanziaria e promuovere una maggiore inclusività (anche se è stato accusato di non mostrare inclusività verso i fedeli che seguono le forme liturgiche preconciliari, soprattutto in seguito alla pubblicazione del motu proprio Traditionis Custodes, con cui ha fortemente limitato l’uso del rito tridentino, celebrato in latino).
Papa Francesco – dice ancora De Angelis – se da un lato è stato esaltato come un leader riformatore e inclusivo, dall’altro ha subito feroci critiche da parte di diversi gruppi cattolici più conservatori, che lo hanno accusato di minare la dottrina e di avvicinarsi pericolosamente a un’ideologia progressista incompatibile con la tradizione ecclesiastica (il suo approccio nei confronti di questioni come le unioni civili omosessuali e il dialogo con il mondo laicista ha fatto storcere il naso ai cattolici più conservatori). Un punto focale del pontificato di Jorge Mario Bergoglio è stata la famiglia. Il Sinodo sulla famiglia del 2014 e 2015 ha trattato temi delicati come il matrimonio, la separazione e la condizione dei divorziati risposati. La sua posizione si è distinta per un atteggiamento pastorale, più che dogmatico, volto a comprendere e accogliere le persone nelle loro situazioni concrete, senza giustificarne i peccati”.
“Nell’apprestarmi a presentare il suddetto volume – ha scritto il professor Saccà – ho dovuto tenere ben presenti tre realtà. La prima è rappresentata dalla figura del Santo Padre, il Papa Francesco, la seconda dai destinatari, e non da ultima, l’Autore, il dottor Sante De Angelis. Non tutti, al giorno d’oggi, rammentano che la suprema autorità della Chiesa è rappresentata dal Papa e che, su di essa, esercita la potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale. Tale potestà è stata sempre percepita e rispettata dal popolo di Dio in maniera netta, ossequiosa dell’ufficio concesso dal Signore a Pietro e trasmessa ai suoi successori. Il Vescovo della Chiesa di Roma, infatti, è capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra, sia della Chiesa universale che di tutte le Chiese particolari”. E ancora: “Nel lavoro svolto, l’Autore fa emergere chiaramente lo sforzo quotidiano di un uomo divenuto Papa, in continua e costante tensione verso i migliori amici di Dio, i poveri e gli ultimi ma, nello stesso tempo, teso a sradicare con attenzione, vigore e coraggio, il male esistente nella Chiesa stessa, mediante riforme tese a darle nuovo slancio e missionari età”.
“Pontificato di misericordia e ospedale da campo”: così don Saccà, teologo e canonista, definisce nella presentazione l’infaticabile opera evangelizzatrice di Papa Francesco, “ottimamente riassunta e descritta nei diciassette capitoli del presente lavoro, che ci permettono di approfondire ed assaporare cosa Francesco intenda concretamente quando afferma che non può esserci cristianesimo senza speranza e misericordia, da lui definita uno dei frutti più belli della carità”. “L’Autore si pone l’obiettivo di delineare la figura dell’uomo Jorge Mario Bergoglio, partendo dalla sua infanzia, descrivendo le vicissitudini della famiglia emigrata dall’Italia in Argentina, fino alla scelta per Dio e all’ingresso nella Compagnia di Gesù. Buona parte del lavoro è rappresentato dalla descrizione dell’attività fin qui svolta come Pontefice, dalla sua elezione fino alle motivazioni sulla scelta del nome, cercando di far emerge i tratti della sua personalità: una personalità costruita e modellata sulla misericordia di Dio, sempre pronta a perdonare, ma anche a denunciare i mali del mondo, a cominciare dalla sperequazione economica che si rifà sui poveri ed i migranti, per via di una economia priva di solidità, incapace di ridistribuire equamente le risorse per il bene comune, e un’attenzione alla casa comune, il mondo, sempre più attaccato e depauperato nelle sue risorse naturali, per via di una ricerca spasmodica del profitto a tutti i costi. Parlare della figura del Santo Padre, richiede attitudini non solo letterarie, ma anche umane e spirituali, proprio per ciò che egli rappresenta per noi cristiani, per il servizio svolto a favore della Chiesa e delle anime; vuol dire farsi apostoli del suo messaggio, contribuendo a seminare nella società odierna, germi di vita e di speranza, contro la “cultura” nichilista della rassegnazione dinanzi alle ingiustizie, al male di ogni genere e grado e alla negazione di un Dio che è padre amorevole per ciascuno dei suoi figli. Con il presente volume, l’Autore si è fatto carico, con maestria e responsabilità, ma soprattutto con fede, di passare in rassegna i momenti più salienti delle attività pastorali e di governo di Papa Francesco, contribuendo a farlo conoscere e a rafforzare nei lettori, l’amore nei confronti del Santo Padre: di questo non possiamo che ringraziarlo”.
“Questo libro – scrive nel Prologo monsignor Enrico dal Covolo, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche – è un omaggio a Papa Francesco, “dono di misericordia e di speranza per l’umanità del XXI secolo”. Di fatto, il lieto annuncio della divina misericordia e di speranza trascorre come un vento gagliardo da Giovanni Paolo II a Benedetto e a Francesco. Non dobbiamo dimenticare il motto, che Francesco ha scelto per il suo stemma, Miserando atque eligendo, che significa: Lo scelse, avendone compassione. Questo motto racchiude, in estrema sintesi, la storia della vocazione di Papa Francesco (come, del resto, la storia della vocazione del popolo di Dio). Così si legge nei Vangeli. Matteo se ne stava seduto al banco delle imposte di Cafarnao, svolgendo il suo lavoro: il lavoro dei pubblicani, inviso ai connazionali ebrei. Il Signore, passando di lì, gli ordinò semplicemente: “Tu, seguimi!”. Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. In questo modo Levi – da pubblicano esoso qual’era – divenne un apostolo e un evangelista. La straordinaria interpretazione pittorica del Caravaggio, conservata a Roma nella chiesa di San Luigi dei Francesi, ha consegnato alla storia dell’arte questo episodio, narrato da Matteo stesso (9,9) e dagli altri vangeli sinottici. In un giorno ormai lontano – era un 21 settembre, festa di san Matteo – il giovane Jorge si sentì toccato dal medesimo sguardo misericordioso del Maestro. Da quello sguardo si sentì scelto, chiamato. Oggi quel giovane diciassettenne, divenuto papa Francesco, annuncia a tutto il mondo il vangelo della misericordia del nostro Dio”.
Nella Prefazione, il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto emerito del Dicastero delle Cause dei Santi, Cardinale Vescovo titolare della Diocesi Suburbicaria di Palestrina e Presidente Onorario e Patrono Spirituale dell’Accademia Bonifaciana, dice tra l’altro: “Grazie caro amico e Rettore Presidente, per averci fatto riflettere sulla figura del Papa, su Francesco e sulla vita attuale della Chiesa, che già attraverso l’Accademia Bonifaciana che egregiamente presiedi, ormai nota anche fuori dagli ambienti ecclesiali, come luogo di approfondimento sui problemi della fede cristiana all’incrocio con società e cultura contemporanea – propone attraverso la sua casa editrice LBE questo volume, che tratta la tua analisi sul momento cruciale che la Chiesa cattolica sta vivendo con il pontificato di papa Francesco. Un papa che si è distinto per l’umanità dei suoi gesti, per la novità del suo stile, per la scommessa di presentare un volto di Chiesa che ascolta, dialoga con le altre religioni e con chi non crede, che si confronta sui temi della povertà, del lavoro, dell’ambiente. Un messaggio che ha incontrato molto favore ma anche innescato discussioni e opposizioni dentro e fuori la Chiesa. Lo stesso De Angelis, segnala nelle pagine “con preoccupazione” la presenza nella Chiesa di conflitti «tra visioni opposte della collocazione della Chiesa nella compagnia degli uomini, tra strategie pastorali, tra modalità differenti di interpretare la fede, di concepire la liturgia», invitando a una riflessione che con duca alla «formazione di un’opinione pubblica ecclesiale animata da volontà di comunione». “Francesco, dono di misericordia e di speranza per l’umanità del XXI secolo”, intende offrire un’opportunità di ripensamento e di dibattito su questi temi non solo in ambito ecclesiale ma a tutti gli uomini di buona volontà, nella convinzione che il messaggio e la realtà della Chiesa interessino tanto coloro che si dichiarano credenti quanto chiunque abbia a cuore la costruzione di società sempre più umane e vivibili per le presenti e le future generazioni”.
Ed infine nella Postfazione, monsignor Guillermo Javier Karcher del clero di Buenos Aires, al servizio della Santa Sede come Officiale di Protocollo della Segreteria di Stato di Sua Santità, ha scritto: “L’entusiasmo col quale dodici anni fa, fu accolto Papa Francesco continua a conquistare l’affetto dei credenti ed ha suscitato interesse anche in persone che, pur lontane dalla Chiesa o appartenenti ad altre religioni, sono sensibili ai valori dello spirito. Tale entusiasmo ha riscontro anche nei numerosi libri che vengono dedicati ancora oggi in tutto il mondo al Santo Padre, perché è una personalità che ispira fiducia e trasmette gioia. Sono in tanti ad affermarlo. Nel finire la lettura di questo bel volume su Papa Francesco, uomo della misericordia e della speranza, non resta che complimentarsi coll’Autore, giornalista ed accademico di chiara fama, per la sua opera vasta e dettagliata, che ha saputo seguire la ricchezza di un Pontefice “chiamato dalla fine del mondo” per costruire ponti ed avvicinare la tenerezza di Gesù a tutti gli uomini e le donne in cerca di Dio o di un senso della propria esistenza. Questa grande biografia illustrata dedicata a Papa Jorge Mario Bergoglio, il 266° Pontefice della storia, il primo ad assumere il nome di Francesco, il primo Papa sudamericano, il primo Papa appartenente alla Compagnia di Gesù. “Francesco” ci aiuta a conoscere un “figlio di emigranti” diventato pastore della Chiesa universale. E lo fa andando “oltre gli istant books” e scavando in profondità nella documentazione storica a partire dalle notizie sulla fa miglia di origine, della quale vengono ricostruiti momenti riguardanti anche l’emigrazione dall’Italia all’Argentina, precisando date, tempi e modalità. L’opera definisce i passaggi fondamentali dell’infanzia del futuro Papa Francesco, a partire dalle circostanze legate al suo battesimo fino ai progressivi stadi del percorso scolastico. Sempre sulla base di testimonianze e documenti, racconta anche l’episodio legato alla malattia polmonare del giovane Jorge Mario, alla sua vocazione religiosa, sullo sfondo degli scenari storici e sociali dell’Argentina degli anni Quaranta e Cinquanta. “Francesco” si addentra anche negli elementi distintivi della formazione culturale del futuro Papa Francesco, i suoi rapporti con il mondo dei pensatori e dei saggisti latino-americani che vanno disegnando nuove prospettive del Continente sudamericano, anche in relazione alla stessa azione della Chiesa. Auspicando ampia diffusione a questa pubblicazione, ringrazio di cuore il Prof. Sante De Angelis – nominato recentemente anche Interlocutore Referente presso la Pontificia Accademia di Teologia e da quasi venti anni Postulatore presso il Dicastero delle Cause dei Santi in Vaticano – per aver avuto la geniale idea di plasmare in questo libro le meraviglie che Dio ha fatto nel Santo Padre Francesco, interpretandone il mistero personale ed il ministero petrino, con l’augurio che un tale scritto possa aiutare i lettori ad apprezzare un papato così umano e ricco di misericordia, quale profezia di speranza per tutti i figli della Chiesa e gli uomini di buona volontà”. La copertina del libro “Francesco”, è opera del maestro Raul Berzosa, originario di Malaga, autore anche dei dipinti utilizzati dall’Ufficio filatelico e numismatico del Vaticano per realizzare i due francobolli celebrativi per l’importante traguardo del 50° di sacerdozio di Papa Francesco (13 dicembre 2019).
Sono previste già diverse pubblicazioni del volume di Sante De Angelis, la cui conferenza stampa di presentazione avverrà il prossimo 15 maggio presso il Senato della Repubblica in Sala Nassiriya (Palazzo Madama), dove a coordinare i lavori ci sarà il professor Gaetano D’Onofrio, con relatori d’eccezione.