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Doppia udienza per Sante De Angelis a Roma, che nei giorni scorsi è stato convocato e ricevuto nella Capitale dagli Ambasciatori della Repubblica di Ucraina e della Repubblica di Albania, che giusto un mese fa, erano stati entrambi ospiti ad Anagni per la cerimonia del “Bonifacio VIII”. Motivo il ringraziamento sentito da parte dei lori rispettivi Paesi per ciò che il De Angelis, specialmente attraverso la Bonifaciana, da venti anni propaga per la pace tra i popoli

Il primo incontro è stato con S.E. il Sig. Andrii Yurash, Ambasciatore di Ucraina presso la Santa Sede, che ha voluto ricevere nei giorni scorsi, presso la sede dell’Ambasciata. Yurash, ha espresso riconoscenza al Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana Gr. Uff. Dottor Sante De Angelis, per il conferimento della XX edizione del Premio Bonifacio VIII, che ha ricevuto ad Anagni il 23 aprile e per ciò che l’Istituzione anagnina, ha fatto e sta facendo in questo periodo particolare e belligerante per il popolo ucraino, soprattutto per i minori e le loro mamme. 

“Al Diplomatico ucraino a cui ho scritto agli inizi di marzo per comunicargli la decisione da parte del Comitato Scientifico per l’assegnazione del nostro massimo riconoscimento, gli ho assicurato di nuovo, che facciamo nostre le voci che si levano dalle popolazioni ucraine, da una terra divisa e contesa. Terra di sofferenza, luogo di scontro tra potenti dove a pagare, come sempre, sono le persone più fragili. Le persone del nostro Paese e dell’intero pianeta sono in un pericolo mortale a causa dello scontro tra le potenze nucleari dell’Est e dell’Ovest. Condanniamo in modo fermo l’azione militare iniziata in Ucraina da parte della Federazione Russa. Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato. Formuliamo massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sostiene tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione.  Alle Istituzioni internazionali, in particolare all’Italia e all’Unione Europea, chiediamo di attivarsi affinché: vi sia immediata cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale, con principi di neutralità attiva ed evitando qualsiasi pensiero di avventure militari insensate, si chieda alla Russia di ritirare le forze militari da tutto il territorio ucraino e di revocare il riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche del Donbass, sia garantito un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione coinvolta dal conflitto,  si chieda il riconoscimento, da parte dell’Ucraina, dell’autonomia del Donbass prevista dagli accordi di Minsk ma mai attuata, il rispetto della popolazione russofona, la cessazione dei bombardamenti in Donbass e lo scioglimento delle milizie di matrice nazista. Una volta arrivati al cessate il fuoco prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando alle Nazioni Unite il compito di gestire e risolvere i conflitti tra Stati con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, del diritto internazionale, cessare qualsiasi tipo di ingerenza indebita nella vita interna dell’Ucraina e favorire l’avvio di trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l’UE che la Federazione Russa”. De Angelis, ha ribadito al Diplomatico, che è stato lieto di poter incontrare e conoscere in occasione del Premio Bonifacio ed ha molto apprezzato il suo intervento perché profondamente rivolto verso la sofferenza del suo popolo martoriato dalla guerra. Emozionante, infatti, l’incontro con una rappresentanza di cittadini ucraini, per lo più bambini con le loro mamme, rifugiatisi a causa del conflitto nella vicina terra d’Abruzzo ed accompagnati dal Sindaco e dal Vicesindaco di Cerchio (AQ) Gianfranco Tedeschi e Cesidio D’Amore, Comune, che, con Anagni e l’Accademia Bonifaciana sono gemellati in modo ufficiale da tanti anni. “I bambini e le mamme, unitamente ai loro accompagnatori, sono stati presenti alla cerimonia accademica e al successivo pranzo, per fare conoscenza con il loro Ambasciatore, in visita con la moglie e i due suoi figli, alla città di Anagni per ricevere dall’Accademia Bonifaciana il Premio Internazionale Bonifacio VIII e per fare nell’occasione un pubblico appello alla Pace. Minori con le loro mamme, che sono fuggiti dagli orrori della guerra, una guerra incomprensibile – ha sottolineato il Rettore Presidente Sante De Angelis – che mai si poteva ipotizzare potesse accadere nel 2022, il pensiero della Bonifaciana, è andato e va a tutti coloro che ormai oltre due mesi vivono in Italia e che in questo periodo non riescono a dormire al solo pensiero che un figlio, un parente o anche solo un conoscente possa, in questo momento, vivere con l’incubo dei bombardamenti, e “regalare” una giornata di solidarietà sociale a questi bimbi e mamme, ospitandoli nell’occasione citata ed offrire loro il viaggio, vitto ed un giocattolo, una carezza ed un abbraccio”. Un’ iniziativa lodevole, l’amministrazione Comunale di Anagni con in testa il Sindaco Daniele Natalia, il consigliere delegato Danilo Tuffi ed il Settore Servizi Sociali, guidato dalla Dottoressa Maria Antonietta Salvatori, sempre attenta ai bisogni delle popolazioni in difficoltà, ha sposato, con la stessa grande determinazione e abnegazione avuta durante la crisi pandemica. Prima di lasciare l’Ambasciata Ucraina, De Angelis, ha posto una dedica nel libro d’onore della stessa, e tra le altre cose ha augurato ad Yurash di “difendere sempre nella sua missione di diplomatico, la dignità della persona umana”. 

Invece, nel giorno dei 617 anni dalla nascita di Gjergj Kastrioti Skanderbeg, c’è stata l’udienza dall’Ambasciatore di Albania in Italia S.E. la signora Anila Bitri, che ha voluto esprimere gratitudine all’Accademia Bonifaciana ed al Rettore Presidente per la splendida accoglienza del Presidente della Repubblica di Albania Ilir Meta ad Anagni, accompagnato per l’occasione da lei stessa. È stato ricordato il conferimento del Premio Internazionale Bonifacio VIII al Capo dello Stato e da parte di lui del conferimento di Cavaliere dell’ Ordine di Skanderbeg a De Angelis, con la sentita motivazione che l’ha accompagnato e che volentieri riproponiamo: “Con particolare riguardo per meriti accademici, per l’enorme impegno al servizio dell’umanità, nonché per il prezioso contributo profuso a sostegno della pace, della promozione culturale e sociale della società. Con gratitudine e ringraziamento per i servizi e la particolare attenzione nei confronti degli albanesi del Kosovo e dell’Albania, offrendo una ricca esperienza e profonda umanità; nonché in considerazione del continuo contributo all’arricchimento delle eccellenti e amichevoli relazioni italo-albanesi”. “Lieto ed onorato di appartenere all’ Ordine al merito nazionale albanese di Skanderbeg. Ancora oggi più che mai – ha concluso il Cavaliere De Angelis – la sua fama continua a ispirare un mondo intero e le giovani generazioni”.