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Il papa e patriarca greco-ortodosso, accompagnato tra gli altri dal Sottosegretario del Dicastero per la promozione dell’unità dei Cristiani monsignor Andrea Palmieri e dal metropolita Gennadios, è stato accolto tra gli altri, dal Vescovo Ambrogio Spreafico, dal Rettore Presidente Sante De Angelis, nominato Commendatore di San Savas il Consacrato e dal Presidente Enrico dal Covolo. Molti gli ospiti e gli accademici presenti per la storica visita nella città dei papi. Siglato il gemellaggio tra la Bonifaciana ed il Patriarcato di Alessandria.

“Sono molto felice di essere tra voi, qui nella storica Sala della Ragione del palazzo comunale di Anagni, dopo aver visitato la Cattedrale e la sede legale della benemerita Accademia Bonifaciana  della Città dei Papi, dove l’amore e l’attività del suo Fondatore e Presidente, Sante De Angelis, ha fatto molte cose meravigliose per la coltivazione e la promozione di ideali universali che sono essenzialmente principi del Vangelo, della vita e della fede cristiana”. Così papa Teodoro II, patriarca di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa ha esordito nel suo discorso in greco al palazzo civico di Anagni, prontamente tradotto da monsignor Andrea Palmieri, sottosegretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Ed ancora: “Il Patriarcato di Alessandria e tutta l’Africa è un Patriarcato Missionario, che si muove con dinamismo oggi in ambito internazionale per lo sviluppo dell’ortodossia e del cristianesimo, ha voce in capitolo e un ruolo nelle vicende intercristiane e interconfessionali, quale portatore di una lunga storia e tradizione attraverso il suo fondatore, l’Apostolo Marco,  Apostolo che benedice e ispira la nostra missione, in tutto il continente africano. La Chiesa di Alessandria, attraverso la sua opera missionaria in tutte le Diocesi dell’Africa, contribuisce in molte e sensibili aree per il sollievo dei nostri disperati fratelli e sorelle africani. Il lavoro che attualmente si sta svolgendo nelle Diocesi dell’intero continente, è spirituale, caritatevole, nei campi della salute, dell’educazione, il lavoro sociale e il rafforzamento dei nostri fratelli sofferenti africani”. E rivolgendosi direttamente al Rettore Presidente ha continuato: “Grazie per amare e onorare il nostro Patriarcato. Oggi, con questo evento pubblico ne sostenete l’opera missionaria. Ci dai coraggio e speranza. Ci hai dato l’opportunità di parlare sul nostro Patriarcato e sul suo lavoro. Le due Chiese di Alessandria e Roma, sono le prime Chiese apostoliche, che dagli anni della fondazione del cristianesimo hanno sempre comunicato. Gli apostoli Marco e Pietro sono i portatori di questa fratellanza.

La mia visita ufficiale alla Santa Sede e il mio incontro di ieri con Sua Santità Papa Francesco è stata una vera benedizione. Come Patriarcato, il secondo in ordine di storia e privilegi delle chiese ortodosse, iniziamo una nuova pagina di attività intercristiana e di presenza dinamica a testimonianza della Chiesa di San Marco. Si rafforzeranno i rapporti delle due Chiese storiche dalla collaborazione nell’amore reciproco. Caro Presidente Sante, ti ringrazio ancora di cuore, a te e ai tuoi ottimi collaboratori, per l’odierna dimostrazione di onore e di amore verso la mia Persona, il Papa e Patriarca della storica Chiesa di Alessandria d’Egitto, conferendomi il Premio Internazionale Bonifacio VIII “per una cultura della Pace”. Aspetto che tu venga alla Sede del nostro Patriarcato in Alessandria, per vedere da vicino la storia e il futuro della nostra Chiesa, che da secoli custodiamo in Africa, il Continente del futuro. Infine, vorrei che mi permetteste di ringraziare tutti gli ufficiali e rappresentanti della Santa Sede che con il loro amore hanno fatto di tutto per coronare con successo questa visita patriarcale ufficiale per la sola gloria della Chiesa di nostro Signore”. Un intervento molto sentito e più volte applaudito dalla sala gremita, come nelle grandi occasioni.

La città di Anagni, ha accolto con grande onore, domenica 22 gennaio 2023, Sua Santità Teodoro II, Papa e Patriarca Greco Ortodosso di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa, ospite dell’Accademia Bonifaciana, in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e del conferimento del premio internazionale Bonifacio VIII alla sua persona.

Una cerimonia che ha aperto in modo solenne anche il ventennale di fondazione  della Bonifaciana, avvenuta nel 2003, in occasione dei 700 anni dallo “schiaffo” e dalla morte di papa Cajetani.

La visita di Teodoro II, è stato un evento davvero unico e storico per la comunità tutta, anche il Sindaco Daniele Natalia, assente per motivi istituzionali, tramite il Consigliere Elvio Giovannelli Protani, che degnamente lo ha rappresentato, a tal proposito si è espresso: “Nel congratularmi vivamente con il Rettore Presidente della Bonifaciana Sante De Angelis per questa ulteriore iniziativa di altissimo livello sociale e culturale, che ha dato lustro alla nostra città, saluto a nome della cittadinanza Sua Santità Teodoro II, il suo seguito ed in particolare il metropolita Sua Eminenza Gennadios Stantios, già amico da tanti anni della nostra comunità e accademico insignito della prestigiosa nostra Accademia”.

Il Patriarca è stato accolto anche dal Vescovo diocesano monsignor Ambrogio Spreafico, amico di vecchia data con Sua Santità e dal Presidente del Comitato Scientifico e Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche monsignor Enrico dal Covolo, oltre che da numerosi membri accademici di ogni ordine e grado, tra cui il già Ambasciatore degli Emirati Arabi Samir Al Kassir, l’Ambasciatore di Ucraina presso la Santa Sede Andreij Yurash, il Consigliere del Presidente della Repubblica il prefetto Pietro Lucchetti, monsignor Vittorio Formenti, monsignor José Del Rio Carrasco, don Paolo Cartolari, don Francesco Bellomo e tanti altri ancora.

Monsignor Spreafico, visibilmente soddisfatto e lieto di poter accogliere i suoi amici greco-ortodossi, nella prima parte del suo saluto in lingua francese, ha accolto Teodoro II e poi ha aggiunto:“…questo incontro con l’Accademia Bonifaciana, si svolge ad Anagni, piccolo centro del Lazio, che non è il Vaticano, né Roma, né Milano, né Kiev… ma che comunque è una terra ricca di cultura, di fede, un esempio, un modello, di una lunga storia, difficile, complessa, ma anche piena di bellezza… E grazie alla presenza di Sua Santità, oggi Anagni, ha un’importanza straordinaria ed universale per lanciare il messaggio di pace, di ecumenismo e di dialogo con i nostri fratelli cristiani”. 

Anche il Presidente del Comitato Scientifico monsignor Enrico dal Covolo, ha voluto rendere omaggio all’insigne ospite della Bonifaciana: Sono davvero onorato e felice di formulare un saluto devoto e deferente a Sua Santità Teodoro II, Papa e Patriarca Greco-Ortodosso di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa. Il Giubileo di grazia e di indulgenza inaugurato da Bonifacio VIII nel 1300, che sarà nuovamente indetto nel prossimo Anno Santo del 2025, non poteva trovare qui ad Anagni un Ospite così illustre. Voglia il Signore, principe della pace – grazie anche alla Sua presenza, Santità,  qui tra noi, oggi –, accogliere la preghiera ardente che si innalza dai nostri cuori per la pace nell’Europa, nell’Africa, nel mondo. In definitiva, è questo l’obiettivo primario della nostra Accademia Bonifaciana. E Lei, Santità, voglia – con la Sua paterna benedizione – incoraggiare tutti noi, perché riusciamo finalmente ad uscire dalle nostre ambiguità e dalle nostre pigrizie”.

La manifestazione, coordinata in maniera egregia dalla docente della Lumsa e membro del Comitato Scientifico Cristiana Cardinali, è stata anche l’occasione per siglare il gemellaggio tra la Bonifaciana – da sempre impegnata per il dialogo e per l’Ecumenismo – ed il Patriarcato Greco Ortodosso di Alessandria d’Egitto, firmato proprio dinanzi all’assemblea presente. Momenti accademici davvero unici e suggestivi, intervallati dall’ensemble “Bonifatius” diretto dal maestro Elton Almeida Rodrigues, con la partecipazione degli artisti William Diego Schiavo, Matthew Lamberti, Francesca Del Brocco, Daniel Myskiv e Nicolò Nunziata, con la supervisione del Direttore Artistico professor Cesare Marinacci. Presente tra gli ospiti anche il già Premio Internazionale Bonifacio VIII dal 2016 e Senatore Accademico fra’ Alessandro Brustenghi, dell’ Ordine dei Frati Minori, grande tenore e primo religioso ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette discografiche mondiali, nello specifico la Decca Records appartenente alla Universal Music; tra gli  intervenuti anche il Cavalier Ufficiale Vincenzo Cortese, Segretario Generale della Norman Academy che con la Bonifaciana è gemellata ormai da più di un decennio ed insieme hanno voluto conferire in occasione di questa visita papale, l’attestato di Benemerenza ad alcuni ospiti ed accademici, che si sono distinti proprio per la divulgazione dell’Ecumenismo e del Dialogo. A consegnare gli attestati lo stesso Patriarca e poi il Metropolita Gennadios.

Poi il Papa Teodoro, ha voluto ringraziare in particolare Monsignor Andrea Palmieri, “noto e caro amico che è l’anima e la forza della nostra cooperazione con il Patriarcato” e il neo-responsabile delle Relazioni del Patriarcato con la Santa Sede, il Metropolita Gennadios, “affinché la nostra presenza sia interamente dignitosa e benefica!”.  Ha salutato, poi:  “il vecchio caro amico e fratello Vescovo Ambrogio, il fratello Vescovo Enrico e i prelati pontifici, che sono tra noi, ciascuno individualmente, per la vostra presenza qui oggi, le Autorità locali, soprattutto il delegato del Sindaco”.

Ed ha concluso: “Come mi è stato comunicato, caro Presidente Sante, lo farai anche tu: essere cooperatore del Responsabile delle Relazioni del nostro Patriarcato con la Santa Sede e del Metropolita Gennadios, durante la sua nuova missione ecclesiastica e ne sono molto contento. Tu sei una persona che ama la Chiesa, sei gentile, hai morale, educazione, altruismo e volontà di agire e contribuire insieme ai partner scelti… Per tutti questi motivi, abbiamo deciso come Papa della Chiesa di San Marco Apostolo di onorarti stasera pubblicamente, come una buona testimonianza per tutti, con la nostra massima onorificenza di Commendatore di San Savas il Consacrato”.

Nel prendere la parola il Rettore Presidente Sante De Angelis, così tra l’altro si è espresso: “L’odierna XXI Edizione del Premio è presieduta da Sua Santità Teodoro II, Papa e patriarca greco ortodosso di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa, un personaggio di rilevanza politico-religiosa, umana, sociale e cristiana di altissimo livello, riconosciuto internazionalmente da tutti gli uomini di buona volontà. Lo ringrazio sentitamente per avermi voluto in questi due giorni di permanenza in Vaticano e a Roma, nella sua delegazione ufficiale, facendomi vivere alcuni momenti davvero entusiasmanti e ricchi di esperienza culturale e sociale di altissimo livello. È stato poi un piacere rivedere nella serata di venerdì gli amici della Comunità di Sant’Egidio, l’amico e presidente Marco Impagliazzo, con il quale nel 2016 abbiamo condiviso il premio Constantinus Magnus a Spello di Perugia, il professor Andrea Riccardi e il nostro monsignor Vincenzo Paglia, già premio Internazionale Bonifacio VIII dal 2006.  Il conferimento a Sua Santità Teodoro, si svolge proprio nel mezzo della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, unità che per papa Francesco è «un dono», è «armonia», è «un cammino», è «per la missione»…. A questo riguardo, il nostro novello Pastore, il Vescovo Ambrogio ha lavorato e sta lavorando molto perché è stato Presidente della Commissione Episcopale della Conferenza Episcopale Italiana per l’Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione tra le Chiese dal maggio 2010 al giugno 2015. Dal gennaio 2016 è Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo. E dal 2020 è stato nominato da Francesco membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dal 2021 è anche Presidente della Commissione Regionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso (per il quinquennio 2021-2025).

A lui, va i
l saluto deferente della nostra Istituzione, che per la prima volta lo accoglie ufficialmente, e mi sembra che siamo il primo ente facente parte della diocesi che incontra. Al nostro  Pastore, che proprio domenica scorsa ha preso possesso della cattedra episcopale qui ad Anagni, unitamente a tutti i presenti va il nostro più vivo affetto filiale. Questa sua presenza oggi, nonostante l’impegno della prima visita e messa ad Alatri, terminata solo qualche ora fa, testimonia l’antica amicizia che lo unisce al Patriarca Teodoro e al metropolita Gennadios, e mi permetto di salutarlo anche come mio Priore e Grand’Ufficiale della delegazione locale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che comprende tutto il territorio delle sue due diocesi”.

Teodoro II, ha consegnato a ricordo della giornata anagnina, a monsignor Spreafico una preziosa icona dipinta a mano, che rappresenta i due apostoli Pietro e Paolo, mentre al rappresentante del Sindaco, un piatto decorato con lo stemma del Patriarcato.  Ha poi lasciato una preziosa dedica nell’albo d’oro dell’Accademia Bonifaciana e ha autografato alcune sue foto ufficiali, nonché una pergamena di benedizione apostolica alla stessa Istituzione anagnina esprimendo vivo apprezzamento e sincera gratitudine per il generoso impegno profuso nell’apostolato e nella divulgazione della Cultura della Pace, nella propagazione dell’Ecumenismo e del Dialogo. Nell’incoraggiare ciascuno a rendere ovunque una convinta testimonianza Cristiana, con affetto paterno invoca copiose Grazie Divine agli Accademici, ai collaboratori e ai sostenitori. Con questo atto affida i buoni propositi di tutti alla potente intercessione della Beatissima Vergine e Madre Maria, dell’evangelista Marco e degli Apostoli Pietro e Paolo, unitamente alla protezione spirituale e sociale perpetua di questa Istituzione benemerita e di tutti i suoi Membri del Patriarcato di Alessandria d’Egitto e di tutta l’Africa, con l’augurio di cercare sempre di imparare a fare il bene e a cercare la Giustizia”.

Nota stampa a cura dell’ufficio Comunicazione dell’Accademia Bonifaciana di Anagni