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Monsignor Spreafico, alle ore 12 del 1° luglio 2025, in concomitanza con la Sala Stampa Vaticana, legge la lettera del Nunzio Apostolico in Italia, che notifica la nomina del successore da parte di Papa Leone XIV.  Si tratta del già Ordinario Militare per l’Italia, insignito dalla Bonifaciana nel 2021 con il Premio Internazionale Bonifacio VIII e il titolo di Senatore Accademico.

L’annuncio
Il Santo Padre Leone XIV, ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, unite in persona Episcopi, presentata da S.E. Mons. Ambrogio Spreafico ed ha nominato Vescovo delle Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, unite nuovamente in persona Episcopi, S.E. Mons. Santo Marcianò, già Arcivescovo Ordinario Militare d’Italia, conservandogli ad personam il titolo di Arcivescovo.
Alle 12 in punto, Spreafico, con accanto i rispettivi Vicari Generali delle diocesi di Anagni-Alatri e di Frosinone-Veroli-Ferentino, mons. Alberto Ponzi e mons. Giovanni Di Stefano, ha annunciato ufficialmente ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, ai diaconi, ai seminaristi, ai direttori e al personale degli Uffici della Curia, al Consiglio Pastorale, all’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero, e al Popolo Santo di Dio, che Papa Prevost ha accettato le sue dimissioni da Pastore delle diocesi su menzionate unite in “persona episcopi” e ha nominato a succedergli l’ex Ordinario Militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, 65 anni, che lo scorso 10 aprile ha terminato il ministero per raggiunti limiti di età previsti dalla Difesa, essendo stato nominato Generale di Corpo d’Armata dal 2013, quando Papa Francesco lo mise a capo della Chiesa castrense italiana.
A partire dalla data odierna del 1° luglio 2025, quindi, mons. Ambrogio Spreafico diviene Amministratore Apostolico fino alla presa di possesso da parte del nuovo Vescovo.
Marcianò succede al Vescovo Ambrogio che lo scorso 26 marzo, avendo compiuto settantacinque anni, ha presentato le dimissioni come previsto dal Diritto Canonico.
L’annuncio è avvenuto presso l’Auditorium diocesano di Frosinone, dove erano riuniti gli organismi diocesani e le rappresentanze istituzionali delle Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentinoe di Anagni-Alatri unite “in persona episcopi” da Papa Francesco il 10 novembre del 2022.
Dopo un momento di preghiera il Vescovo Spreafico ha dato lettura della missiva del Nunzio Apostolico in Italia, mons. Peter Rajič.
Mons. Di Stefano ha poi dato lettura del CV mentre Ponzi il testo del messaggio inviato da Mons. Marcianó.
Presenti, oltre al clero e ai diaconi, le religiose e i religiosi, i rappresentanti delle Aggregazioni Laicali, anche il Prefetto Ernesto Liguori, il Questore Pietro Morelli, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gabriele Mattioli, il Comandante del Gruppo di Frosinone della Guardia di Finanza Precentino Corona; mentre in rappresentanza dei Comuni facenti parte delle due Diocesi, hanno partecipato i sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Piergianni Fiorletta (Ferentino), Maurizio Cianfrocca (Alatri), il vicesindaco di Veroli Francesca Cerquozzi, il consigliere comunale Alessandro Cardinali (Anagni). 

Chi è il nuovo Vescovo
Nasce a Reggio Calabria, il 10 aprile 1960. Si laurea in economia e commercio presso l’Università degli Studi di Messina nel 1982. L’anno seguente intraprende il cammino vocazionale presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, nella capitale, conseguendo, nel 1987, il baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense.
Ordinato diacono a Roma il 24 ottobre 1987 dal cardinale Ugo Poletti, il 9 aprile 1988 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Reggio Calabria, dall’arcivescovo Aurelio Sorrentino. Dal 1988 al 1991 è parroco a Santa Venere e vicario parrocchiale a Santa Maria del Divino Soccorso. Nel 1990 consegue il dottorato in sacra liturgia presso il Pontificio ateneo Sant’Anselmo. Dal 1991 al 1996 è padre spirituale nel Seminario Maggiore Pio XI e, dal 1996 al 2006, rettore dello stesso e docente di liturgia e teologia sacramentaria. Dal 2000 al 2006 è direttore del centro diocesano vocazioni.
È anche membro della commissione liturgica pastorale, presidente del collegio dei revisori dei conti e membro del collegio dei consultori. Ricopre gli incarichi di delegato arcivescovile per il diaconato permanente e i ministeri e di consigliere spirituale della Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli per la Calabria. Nel 1997 è nominato canonico del capitolo metropolitano ed è stato anche membro di diritto del consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano.
Iscritto all’ordine e al sindacato dei giornalisti della Calabria e alla sezione Calabria dell’Unione cattolica della stampa italiana, è giornalista pubblicista dal 5 settembre 1992 e direttore responsabile della rivista Euntes Ergo e del mensile Con Gesù nella notte. È autore di libri e numerosi articoli di carattere liturgico-pastorale e vocazionale.
Il 6 maggio 2006, all’età di 46 anni, papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Rossano-Cariati; succede ad Andrea Cassone, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 21 giugno seguente riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Reggio Calabria, dall’arcivescovo Vittorio Luigi Mondello, co-consacranti gli arcivescovi Andrea Cassone e Salvatore Nunnari. Il 22 luglio prende possesso dell’arcidiocesi.
È segretario della Conferenza episcopale calabra e segretario della commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana.
Il 10 ottobre 2013 papa Francesco lo nomina ordinario militare per l’Italia; succede a Vincenzo Pelvi, cessato dall’incarico l’11 agosto precedente.
Cessa dall’incarico il 10 aprile 2025 al compimento del 65º anno di età, in conformità alla legge italiana; lo stesso giorno gli succede Gian Franco Saba, fino ad allora arcivescovo metropolita di Sassari.
Marcianò prenderà possesso della diocesi di Frosinone domenica 7 settembre e di Anagni-Alatri la domenica successiva, 14 settembre.

Il 21 aprile 2021 riceve dall’Accademia Bonifaciana di Anagni, su proposta del Rettore Presidente Gr. Uff. Prof. Sante De Angelis, il Premio Internazionale Bonifacio VIII “…per una cultura della Pace…” (XIX edizione), ed il titolo di Senatore Accademico, approvato dal Patrono Spirituale Card. José Saraiva Martins e dal Presidente del Comitato Scientifico della stessa Istituzione, S.E. Mons. Enrico dal Covolo.
A seguito dell’art. 11 dello Statuto dell’Accademia Bonifaciana, emanato nel 2003, in quanto Vescovo di Anagni-Alatri, assume (dal giorno della presa di possesso della Diocesi) anche la Presidenza onoraria della stessa Istituzione, succedendo così a Monsignor Ambrogio Spreafico, che la deteneva dal 2022, quando subentrò al Vescovo Lorenzo Loppa, che dal 2003, anno di fondazione ne ha ricoperto l’ufficio fino al 2022, quando si ritirò per raggiunti limiti di età.

Il primo messaggio di Don Santo alla sua nuova Chiesa
Mons. Alberto Ponzi, ha poi letto il primo messaggio del Vescovo eletto Santo Marcianò inviato alle due Diocesi, di cui riportiamo i passi più salienti:
“Carissimi fratelli e sorelle, è bello magnificare Dio ed esultare in Lui: come Maria, come Giovanni il Battista nella cui festa ho accolto la Volontà del Signore che, attraverso Papa Leone, mi invia a voi come pastore. Nel grembo di Elisabetta, Giovanni non vede ancora Gesù però Lo riconosce: ecco la gioia! Anch’io, nella gioia, riconosco il Signore che mi chiama a seguirLo, con voi e per voi, e attendo di vederLo in voi, nelle vostre storie, nella storia della nostra terra ricca di bellezza, cultura, tradizioni, arte… impregnata della fede dei padri, della preghiera che abita in particolare i monasteri, della speranza che vive in tante opere… terra che ha bisogno di speranza, per estirpare mali che minano il creato e la pacifica convivenza, guarendo i cuori con la tenera forza dell’Amore del Cuore di Cristo. In Lui saluto voi, carissimi Presbiteri, che questo Cuore ha scelto e unisce in Sé come collaboratori del ministero episcopale: grazie per il vostro “sì”, che sostiene e arricchisce il mio”.
Con voi saluto i seminaristi, grato per il dono grande che è il Seminario, i diaconi permanenti, i religiosi, le religiose e tutti i consacrati i quali attingono dal Cuore
del Signore la radicalità dell’appartenenza e la fecondità dell’apostolato. E saluto il laicato, protagonista nell’evangelizzazione: comunità, aggregazioni, associazioni, organismi di partecipazione; e le famiglie, cuore pulsante della Chiesa e della società”.

“… Un abbraccio speciale invio ai giovani: voi, che siete il fuoco del Cuore di Gesù, incendiate d’amore questo mondo assetato di Dio, amando e lasciandovi amare da Lui, che colma il bisogno di affetto e dona senso alla vita. Perché la vita è dono meraviglioso: la vita dei nostri bimbi e dei più fragili, da accogliere dal concepimento e proteggere da violenze, sfruttamenti, abusi; dei nostri anziani, tesoro di memoria e maestri d’amore; dei nostri poveri, carcerati, stranieri, che bussano al cuore per farlo aprire con generosità; la vita di malati e sofferenti, preziosa e da sostenere fino all’ultimo respiro”.
“La mia vita è per voi, per tutti! E spero che ogni vita, che è unica, sia sempre più promossa, anche con l’aiuto del mondo delle Istituzioni, della Cultura, della Comunicazione, dell’Arte: saluto con tanta stima voi che, con l’amore del Cuore di Cristo, siete chiamati a servire la città dell’uomo, a scrutare la storia, a comunicare la verità, a indicare la bellezza; camminiamo insieme per rendere migliore la terra e scrivere pagine di pace e comunione.

Perché la comunione, dono del Cuore di Gesù, è essenza della Chiesa: è sorgente di sinodalità, unità, servizio. È dono che desidero fortemente condividere con voi, accogliendo anche il desiderio di Leone XIV, il quale l’ha invocata fin dal primo giorno.
Per tante ragioni la nostra terra è legata ai Papi, non ultimo perché ha dato i natali a Leone XIII; ringraziando infinitamente Dio, ringrazio commosso il Papa per la fiducia con cui mi ha voluto pastore di questa Chiesa, che già amo con tutto me stesso”.  
“E ringrazio di cuore Sua Eccellenza Monsignor Ambrogio Spreafico che questa Chiesa ha accompagnato con dedizione, preparazione, amore, aiutandola a crescere nell’unità.
Sì, l’unità dei figli e con i figli è la gioia più grande per un padre, per un vescovo! E a noi essa viene consegnata anche nella bellezza di essere due Diocesi in un’unica Chiesa: un’armonia di diversi spalancata sul mondo, come il Cuore di Dio. È la speranza che, in questo Giubileo, accogliamo insieme, Chiesa della terra e Chiesa del Cielo, con la preghiera dei nostri Santi Patroni. Mentre attendo con gioia di incontrarvi, per intercessione loro e della Vergine Maria, chiedo al Signore di benedire ciascuno di voi e il cammino che inizieremo, con Lui e incontro a Lui, nostra Speranza e nostra Pace!”.


Gli auguri dell’Ordinario Militare mons. Saba
Appresa la notizia della nomina da parte del Santo Padre di S. E. Mons. Santo Marcianò a Arcivescovo-Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni- Alatri, l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, Mons. Gian Franco Saba, con la Diocesi castrense, “esprimono la vicinanza nella preghiera, con sentimenti di affetto fraterno e gratitudine pastorale. Lo Spirito Santo arricchisca Mons. Santo delle grazie necessarie per il nuovo mandato pastorale. Maria, Madre della Chiesa accompagni e custodisca i suoi passi”.