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“Le violenze e le atroci conseguenze che stanno segnando pesantemente la Terra Santa da alcuni giorni, interrogano e preoccupano i cristiani di tutto il mondo”. Si legge sul sito della Accademia Bonifaciana.
Per questo il Rettore Presidente Sante De Angelis, unitamente al Presidente del Comitato Scientifico S.E. mons. Enrico dal Covolo, ha invitato tutti gli accademici e gli aderenti, ma anche tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a intensificare la preghiera per la pace nel mondo, in particolare per la Terra Santa, senza dimenticare l’Ucraina e tutte le altre guerre in corso”.
Quando? L’11 ottobre, memoria liturgica di san Giovanni XXIII, autore della Lettera Enciclica “Pacem in Terris”. Proprio in questa giornata monsignor dal Covolo, in occasione della celebrazione fatta presso la chiesa Santa Maria degli Angeli a Ferentino, per il 50° di professione religiosa nei salesiani, ha proposto una preghiera straordinaria per la pace da vivere secondo le possibilità di ogni delegazione sia essa nazionale, regionale o provinciale della Bonifaciana.
Il Vescovo mons. dal Covolo, ha pregato “per chiedere la cessazione della guerra che sta incendiando la terra calpestata da Gesù”.
“Non ci sono parole per esprimere l’infinito dolore che ho in cuore per le popolazioni di Israele e Palestina; per i morti, le persone ferite, quelle tenute in ostaggio, i dispersi e le loro famiglie che l’ultimo, gravissimo scoppio di violenza ha provocato nella mia terra”. Sono queste invece, le parole del Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante De Angelis, in merito allo scoppio delle gravi violenze in Terra Santa.
“È con profonda fede che, insieme a tutto la Bonifaciana, mi unisco all’appello di Papa Francesco, a quello del Patriarcato Latino di Gerusalemme e al nostro Cardinale Pierbattista Pizzaballa, alle parole di pace di responsabili delle diverse Chiese Cristiane e dei leaders delle Religioni – in particolare della regione israelo-palestinese – nel chiedere che si fermino le armi e si comprenda che, come ha detto Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa, “il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma ogni guerra è una sconfitta”, dice il Rettore Presidente.
“Impegniamoci a costruire un mondo fraterno e a fare tutto quanto ci è possibile affinché questi popoli e quanti sono nelle stesse condizioni di instabilità e violenza, ritrovino la strada del rispetto dei diritti umani; dove la giustizia, il dialogo e la riconciliazione sono gli strumenti indispensabili per costruire la pace”, conclude il prof. Sante De Angelis.