- Ufficio Comunicazioni Sociali Accademia Bonifaciana
- 20 Ottobre 2025
- 0 Comments
I funerali, presieduti dal Vescovo mons. Enrico dal Covolo, nella chiesa di San Giovanni in Anagni, alla presenza dei figli Sante (nostro fondatore e rettore presidente dell’Accademia Bonifaciana) e Patrizia, nipoti, famigliari e amici. “Preghiamo affinché possa trovare pace e gioia nella casa del Signore insieme a Lea, dove non c’è più dolore né lacrime, ma solo luce e amore eterno. E chiediamo al Signore di consolare i cuori di chi resta…”.
Si sono tenuti nel pomeriggio di sabato 18 ottobre presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni de Duce in Anagni, piena in ogni ordine di posti così come nella adiacente piazza Dante in Anagni, i funerali di Renato De Angelis, padre del fondatore e rettore presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante e di Patrizia De Angelis, socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo.
Ci ha lasciato nelle prime ore dell’alba del 17 ottobre, presso l’Ospedale civile di Colleferro (Roma), dove era ricoverato dal 9 ottobre a causa di un edema polmonare, aveva 76 anni, essendo nato il 18 dicembre 1948 in un piccolo e grazioso paese della Sabina in provincia di Roma da Ottavio e da Angela Filippetta, ultimo di sette figli dopo Nena, Fernando, Vittorio, Tonino, Roberto e Gabriella. Vive una fanciullezza dignitosa, passata tra i vicoli e le vie della sua Moricone ed il 1° maggio 1971 si unisce in matrimonio nella chiesa Cattedrale di Anagni con Lea Zegretti, conosciuta durante la libera uscita di lui, giovane soldato in servizio al Distretto Militare di Roma. La loro unione, basata dall’amore vero, durerà 50 anni, mezzo secolo, anche se l’anniversario vero e proprio era a meno di quattro mesi dalla morte della sua sposa, avvenuta il 6 gennaio 2021. Già era stata predisposta la messa di ringraziamento nella storica Basilica che li vide giovani sposini e poi nel 1996 a celebrare in modo solenne il 25° di matrimonio con il Cardinale Alfonso Maria Stickler. Ogni cinque anni poi, come ha ricordato anche il celebrante principale, “Lea e Renato lo hanno festeggiato sempre in modo speciale: il 30° da Giovanni Paolo II, il 35° ed il 40° da Benedetto XVI… era previsto l’incontro con Papa Francesco a Santa Marta, ma il Signore ha voluto diversamente…”.
Dipendente fin da dopo il matrimonio della nota “Videocolor” appartenente alla Thomson in Anagni, rimane dipendente per oltre trentacinque anni della multinazionale e da li a causa di problemi cardiologici sopraggiunti verso la fine degli anni novanta è costretto ad andare in pensione in anticipo rispetto all’età prevista.
Renato ha affrontato tutto e sempre con estrema serenità e forza la malattia, confortato dai sacramenti e dalla fede dei “buoni”, dei miti ed umili di cuore.
Centinaia e centinaia di messaggi di condoglianze sono giunti alla famiglia De Angelis, mentre in tantissime località italiane sono state celebrate dal giorno del decesso e nei giorni successivi, messe di suffragio per la sua anima eletta. La messa delle esequie è stata presieduta da S.E. Mons. Enrico dal Covolo, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia Bonifaciana e concelebrata da Mons. Bruno Durante e dal parroco padre Florent Kasai Kambere, assistiti dal diacono permanente Vincenzo Pesoli.
Tra l’altro il Vescovo dal Covolo nella sua toccante omelia, ha detto: “Cari fratelli e sorelle, oggi ci troviamo qui, uniti nel dolore, ma anche nella speranza, per salutare Renato, un padre, un uomo che ha lasciato un segno profondo nella vita di chi lo ha conosciuto. La perdita di un papà è un momento che ci tocca nel profondo, perché un padre è spesso una guida, un rifugio, un esempio di amore e sacrificio. È naturale sentire il peso della separazione, il vuoto che lascia chi amiamo. Gesù stesso, davanti alla tomba di Lazzaro, pianse. Questo ci ricorda che il nostro dolore è umano, ma non è privo di speranza. La fede ci insegna che la morte non è la fine, ma un passaggio verso la vita eterna. Come ci dice il Vangelo di Giovanni: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà” (Gv 11,25). L’amore non si spegne con la morte. L’amore di un padre continua a vivere nei cuori dei suoi figli, nei gesti che ha insegnato, nei valori che ha trasmesso.
E soprattutto, l’amore di Dio ci assicura che non siamo mai separati definitivamente. Come ci ricorda San Paolo: “Né morte né vita […] potrà mai separarci dall’amore di Dio” (Rm 8,38-39)…Oggi affidiamo papà Renato alle braccia misericordiose del Padre celeste. Preghiamo affinché possa trovare pace e gioia nella casa del Signore insieme a Lea, dove non c’è più dolore né lacrime, ma solo luce e amore eterno. E chiediamo al Signore di consolare i cuori di chi resta, in particolare dei figli Sante e Patrizia, donando loro la forza di continuare il cammino, custodendo nel cuore il ricordo di un padre che hanno amato e che sarà sempre presente, in un modo nuovo, nella loro vita”.
Dopo la messa funebre, la salma è stata tumulata nel cimitero di Anagni, accanto a quella della moglie Lea.
A cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Accademia Bonifaciana