- Ufficio Comunicazioni Sociali Accademia Bonifaciana
- 26 Luglio 2025
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“La difesa della vita, della pace e della dignità umana deve essere al di sopra di ogni interesse politico, commerciale o strategico. È inaccettabile assistere all’uccisione sistematica di civili, donne, bambini e anziani”
Appello del Rettore Presidente Sante De Angelis e del Presidente del Comitato Scientifico Mons. Enrico dal Covolo al Governo e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Non possiamo più restare in silenzio davanti all’orrore che ogni giorno si consuma nella Striscia di Gaza. Ogni immagine, ogni testimonianza, ogni grido che giunge da quel lembo di terra martoriato è un richiamo alla nostra coscienza.
La difesa della vita, della pace e della dignità umana deve essere al di sopra di ogni interesse politico, commerciale o strategico. È inaccettabile assistere all’uccisione sistematica di civili, donne, bambini e anziani, senza che la Comunità internazionale – e in particolare il nostro Governo – prenda una posizione chiara e coraggiosa.
Ci rivolgiamo oggi, con fermezza e dolore, a tutti i responsabili del nostro Governo, e in particolare al Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni: l’Italia non può continuare ad avere rapporti di collaborazione e sostegno con chi si macchia di crimini contro l’umanità. Chiedo con forza la sospensione immediata di ogni collaborazione militare, economica e politica con il governo di Israele, fino a quando non cesseranno le azioni di guerra contro la popolazione civile palestinese e non sarà ristabilito un cammino di giustizia e pace.
Questo non è un conflitto: è un genocidio. E chi resta in silenzio, chi si gira dall’altra parte, chi fa finta di non vedere, è complice.
Papa Bergoglio ha esortato fino all’ultimo, fino a poche ore prima di spegnersi, a realizzare subito la tregua a Gaza. Anche nel suo ultimo messaggio dell’Urbi et Orbi. Ha chiesto di «proclamare un cessate il fuoco, liberare gli ostaggi (israeliani) e venire in aiuto di un popolo affamato che aspira a un futuro di pace». Alla gente della Striscia sotto le bombe – non solo ai 200 palestinesi cattolici che vi abitano – Bergoglio ha rivolto molti dei suoi pensieri negli ultimi 18 mesi, con telefonate quasi quotidiane al parroco di Gaza City, Gabriel Romanelli, dando inizio a quella che il Vatican News Service avrebbe descritto come una «routine serale». Si assicurava di parlare con il parroco e con tutti gli altri presenti nella stanza.
Così come il suo successore papa Leone XIV: “Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua a essere esposta a violenze e morte”. Papa Prevost, durante l’ultimo Angelus da piazza San Pietro, ha parlato dell’assedio di Israele alla Striscia di Gaza dove domenica scorsa sono iniziate, grazie alle pressioni, alcune pause per far entrare gli aiuti. “Rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, al rispetto integrale del diritto umanitario“.
Il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ha espresso ripetutamente preoccupazione per la situazione a Gaza e nel conflitto israelo-palestinese. Egli sottolinea la necessità di una pace giusta, che tenga conto dei diritti di entrambi i popoli, israeliano e palestinese, e che non si limiti a una tregua temporanea ma miri a una soluzione duratura.
Filoni ha visitato Gaza e ha potuto constatare di persona la sofferenza della popolazione, sottolineando la loro resilienza e speranza nonostante le difficoltà. Ha evidenziato che la mancanza di giustizia è un ostacolo alla pace e che la comunità internazionale deve fare di più per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di entrambi i popoli.
In particolare, il Cardinale ha criticato gli insediamenti israeliani nei territori occupati, definendoli “non normali” e “un atto di violenza”. Ha anche espresso dubbi sulla fattibilità della soluzione dei due Stati, sottolineando la complessità della convivenza in uno stesso territorio.
In sintesi, Filoni invita a un approccio che tenga conto del passato, ma soprattutto del futuro, con l’obiettivo di garantire il diritto all’esistenza e alla pace per entrambi i popoli. Egli ritiene che la pace non possa essere raggiunta senza giustizia e che la comunità internazionale debba impegnarsi attivamente per trovare una soluzione equa e duratura.
Senza dimenticare il recente grido del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme: «Cristo non è assente da Gaza. È lì, crocifisso nei feriti, sepolto sotto le macerie, presente in ogni gesto di misericordia, in ogni mano che consola, in ogni candela accesa nel buio».
L’Accademia Bonifaciana, realtà che da sempre promuove l’identità, il territorio e i valori profondi delle nostre radici e la Cultura della Pace, non può accettare che si calpestino i diritti fondamentali dell’essere umano. Perché ogni tradizione, ogni cultura, ogni civiltà si fonda sul rispetto della vita.
Chiediamo che l’Italia sia esempio di umanità, coraggio e verità. Basta con l’ambiguità. Basta con l’indifferenza. Basta con la diplomazia che chiude gli occhi davanti al dolore.
Ci sono momenti nella storia in cui non sono più possibili ambiguità né collocazioni intermedie, questo momento è giunto per Gaza. Da molti mesi non ci sono più giustificazioni possibili o argomentazioni convincenti sulla condotta di Israele a Gaza.
L’iniziativa da assumere con urgenza, di altissimo significato politico e tutt’altro che meramente simbolica, è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina, in vista della Conferenza internazionale sull’attuazione della soluzione e due Stati, come ha fatto già la Santa Sede da molto tempo.
Prof. Sante De Angelis
Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana
Grand’Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Interlocutore Referente presso la Pontificia Accademia di Teologia
Docente, Giornalista e Postulatore delle Cause dei Santi in Vaticano
Mons. Enrico dal Covolo
Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia Bonifaciana
Grand’Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Rettore Magnifico em. dell’Università Lateranense
Vescovo tit. di Eraclea