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A consegnare nella Sala della Ragione del Comune, il documento-lode, al Rettore Presidente della Bonifaciana, il Sindaco Avv. Daniele Natalia, in occasione del ventennale di fondazione da poco festeggiato.

In occasione della cerimonia inaugurale della XXII edizione del Premio Bonifacio VIII e del Convegno “L’umanesimo necessario tra scienza e nuova comunicazione”, che ha avuto come relatore principale il Cardinale Gianfranco Ravasi, svoltasi nei giorni scorsi, presso la Sala della Ragione, il Sindaco Avv. Daniele Natalia, ha consegnato pubblicamente e in modo ufficiale, dinanzi ad una platea delle grandi occasioni, l’Encomio Solenne della Città di Anagni, conferito al Rettore Presidente  dell’Accademia Bonifaciana e Presidente dell’Ucid di Anagni-Alatri, il Professor Sante De Angelis, in occasione del ventennale di fondazione dell’Istituzione da lui presieduta (2003-2023), con protocollo del Comune di Anagni numero 41420 del 1° dicembre 2023.

L’intera motivazione dell’encomio, firmata dallo stesso Primo Cittadino, è stata letta integralmente dal moderatore della manifestazione il Prof. Gaetano D’Onofrio, ed ha suscitato particolare emozione non solo nel protagonista che l’ha ricevuto, ma anche nel pubblico che ha sottolineato il momento con un forte e sentito applauso.

Questi alcuni stralci estratti della “lode” concessa: “Fondatore – Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana con sede legale in Anagni, ove è nato e risiede,che in venti anni di proficua attività istituzionale (2003 – 2023) ha realizzato concretamente progetti di alto livello, in campo sociale, religioso, culturale e diplomatico. Dottore di Ricerca Ph.D. in Scienze Psicologiche, Antropologiche e dell’Educazione, Laurea Magistrale in Economia e Tecnica delle Relazioni Istituzionali, con Specializzazione in Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo e la Pace del Territorio; Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali, è Postulatore delle Cause dei Santi in Vaticano, Giornalista e Docente di materie giuridico economiche. Grand’ Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha sempre sostenuto, anche a mezzo del prestigioso sodalizio che presiede, le attività di promozione e diffusione della cultura della Pace, della sicurezza e della solidarietà sociale, della conoscenza della propria Città di Anagni, rappresentando sempre un riferimento costante e propositivo specialmente per le giovani generazioni, caratterizzato da elevata professionalità, silenziosa generosità ed impareggiabile altruismo e per l’esemplare dedizione e abnegazione con cui quotidianamente garantisce in serenità l’assistenza caritatevole ai più bisognosi, improntando il proprio eccezionale comportamento alla massima affidabilità, mostrando saldezza morale nelle situazioni critiche verificatesi, ottenendo una unanime considerazione”.

Questa il commento del Presidente Sante De Angelis: Ricevere pubblicamente l’encomio solenne da parte del Sindaco della mia città natale e di residenza, è una gioia e una soddisfazione che non ha prezzo. Sono consapevole, che quello che ho ricevuto, è una lode particolare per meritorio comportamento, affinché sia da esempio a tutti. Un riconoscimento simile mi fu concesso per la prima volta, anche dall’allora Commissario Prefettizio Dottor Ernesto Raio. Questo ulteriore pubblico encomio scritto, voluto fortemente dal Sindaco Daniele Natalia anche a nome dell’ Amministrazione Comunale che presiede, vuole riconoscere indubbiamente il lavoro e la passione che l’Istituzione che ho l’onore di aver fondato nel 2003 e di presiedere tutt’ora, si è proposta e si propone di promuovere e incentivare iniziative ad alto livello sociale e culturale dando giusto risalto e degno onore a Personaggi che hanno illustrato il Mondo, la Chiesa, l’Europa, l’Italia, la nostra Provincia e la nostra Città con attività o presenza altamente meritoria sotto il profilo umanitario, culturale o della reciproca convivenza sociale. Il fiore all’occhiello dell’Accademia, anzi, direi l’inconfondibile marchio di fabbrica è, infatti, senza dubbio il Premio Bonifacio VIII, che quest’anno spegne ventidue candeline. Già nelle ventuno edizioni precedenti, l’iniziativa ha rilevato i suoi requisiti di avvenimento ad alto livello. Già il novero dei patrocinanti, tutti confermati anche per quest’anno, sono stati e sono sintomo e garanzia di assoluto prestigio. Nel celebrare i 21 anni dell’ istituzione dell’Accademia Bonifaciana e i 22 anni del premio Bonifacio VIII, penso ad uno scrigno pieno di preziosi: i fatti della nostra storia, le bellezze interiori e le testimonianze delle persone che da venti anni sono passate nella nostra sede, o nei luoghi che abbiamo visitato, la carità che si è vissuta, le belle tradizioni che hanno accompagnato e nutrito la fede del popolo della Bonifaciana, sparsa ormai in tutta Italia e all’estero, i nomi, un volto, le voci, le persone. Persone, che purtroppo, ora non sono più con noi fisicamente… e anche di quelle Persone che hanno contribuito a fare della nostra Istituzione un pezzo di Provvidenza, magari piccolo, certamente non perfetto, ma pur sempre bello e a cui dedico questo alto riconoscimento che la mia Città, attraverso il Primo Cittadino ha voluto indegnamente conferirmi. La saggezza che deve ispirare il nostro atteggiamento nei confronti dell’ “umanità”, infatti, deve tener conto della qualità etica e spirituale della vita in tutte le sue fasi. Quale riconoscimento può riceve oggi una cultura della pace ? E quale cultura della pace ispira la protezione della vita umana? Il compito della vita è l’educazione di una persona umana e delle sue qualità spirituali e relazionali, poter curare le sue ferite, l’amore per la comunità. E ora tocca a noi continuare secondo le sfide di questi tempi, con coraggio, con amore al nostro credo religioso, senza tralasciare il Dialogo con le altre religioni… tenere i rapporti con le Istituzioni dello Stato che ci ha dato i natali e con i fratelli, specialmente i più bisognosi, con generosità ed inventiva, fermi nella fede come il primo dei nostri insigniti: San Giovanni Paolo II, certi che la provvidenza non ci abbandona mai, come ci ha insegnato e testimoniato il nostro Papa Bonifacio VIII, del quale la mia nobile città di Anagni, degnamente rappresentata dal Sindaco Avv. Daniele Natalia, conserva viva la memoria. La meta che ci prefiggiamo anche quest’anno è allora, naturalmente, quella che ci auspicò direttamente San Giovanni Paolo II, nel 2003, in occasione della consegna del Bonifacio alla Sua persona e cioè che “l’Accademia Bonifaciana contribuisca con ogni utile iniziativa alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno, nella promozione degli autentici valori umani e cristiani, e che il ”Bonifacio” diventi il segno nel mondo di una vera cultura della Pace e un momento insostituibile e di grande prestigio per promuovere la terra di Ciociaria”. “…In una società caratterizzata da individualismo  e dalla “globalizzazione dell’indifferenza”, promuovere un’ educazione ai valori della Pace e riscoprire il valore autentico e irrinunciabile della solidarietà e fraternità, sono segni di grande civiltà e condizioni necessarie per la crescita dell’uomo e delle società. Prima che valore politico, morale e sociale, il diritto alla Pace – come affermò nel suo messaggio il Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso, nel 2014 per l’inaugurazione di quell’anno accademico – è un’esigenza etica primaria dell’uomo e dei popoli, è un bene comune universale che deve essere effettivamente riconosciuto, applicato  e tutelato a tutti i livelli…”.

A cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Accademia Bonifaciana, foto di Giancarlo Morini.