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Grande successo per l’interessante incontro a Fiuggi, promosso dall’Accademia Bonifaciana, per la presentazione del libro di Enrico dal Covolo ‘Dante, Celestino e Bonifacio’ edito da LBE (La Bonifaciana Edizioni), ospite del salotto artistico letterario dell’Expò Fiuggi 2022

Questo volume si compone di tre studi indipendenti collegati dai personaggi e dai temi affrontati. Il primo mostra come la lettura spirituale della Bibbia, codificata da Guigo II, ha guidato i Padri della Chiesa nell’interpretazione delle Scritture, e ha scongiurato definitivamente la minaccia eretica della divaricazione tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Alla medesima interpretazione, spirituale e cristologica delle Scritture, va ricondotta la Commedia di Dante Alighieri. Il secondo saggio avvia un confronto tra le varie Summae e Profezie che caratterizzarono l’età di Dante Alighieri. Spiccano l’opera profetica di Gioachino da Fiore e l’energia suadente dello Spirito, che pervadono e animano molti canti della Commedia. Il terzo saggio è una storia – appena abbozzata – delle indulgenze, in assenza di una bibliografia esauriente sul tema, al cui centro rintracciamo la Perdonanza celestiniana e l’indulgenza plenaria del primo anno santo della storia della Chiesa, indetto da Bonifacio VIII. Dante, Celestino e Bonifacio sono i protagonisti di queste pagine che nella prospettiva scelta ci aiutano a riconoscere nell’indulgenza e nella misericordia la missione permanente della Chiesa. 

Presente l’autore monsignor Enrico dal Covolo, il moderatore professor Gaetano D’Onofrio e il relatore dell’ opera professor Cesare Marinacci che ha in modo magistrale e accattivante presentato il volume. Tra l’altro ha detto: “Eccellenza, egregio Rettore Presidente, porgo a voi il mio grato saluto ed a tutte le autorità presenti, civili militari, spirituali, agli artisti che ci onorano in questa sala con le loro creazioni, a tutti gli amici intervenuti in questa occasione che mi vede, con mio grande onore, in veste di relatore per la presentazione di un’opera dell’eccellentissimo Mons. Enrico dal Covolo, fine letterato-teologo, chiarissimo docente e rettore emerito, scrittore coinvolgente e dalla penna sapiente quanto delicata. Sì, perché tali, tra le altre, sono le caratteristiche che ho potuto ammirare in questo agile quanto denso volume: la capacità di sintesi accanto all’approfondimento, l’eloquio raffinato ma non ampolloso, il rigore metodologico ma anche la capacità divulgativa, in una sintesi di pregnanza e gradevolezza insieme, per le quali doti ho trovato arricchente, quanto piacevole, la lettura di queste pagine. Densi – ha sottolineato Marinacci –  ma non per questo lontani e cattedratici, sono anche gli argomenti trattati che risultano invece di puntuale attualità nella loro storicità. Ed ecco dunque che alla luce di quanto detto, eccellenza, devo subito in un certo senso contraddire quanto da lei scherzosamente accennato, in un nostro colloquio informale, riguardo una presunta non totale organicità dell’opera, con un eccesso di quell’umiltà che contraddistingue proprio gli ingegni eletti. In realtà – come si ribadisce giustamente poi nella quarta di copertina – nella lettura, ho potuto contemplare proprio come ella sia riuscita a contemperare tre argomenti, così corposi nella propria autonomia, in una visione superiore, in un percorso che pare anticipato in via teoretica nel primo saggio, per essere raccontato e figurato nel secondo, fino a concretizzarsi nella pratica dell’ultimo saggio. Dunque trovo, in questo libro, un’opera, sì, composita ma unitaria ed omogenea anche nella scelta del trittico che appunto sembra quasi procedere in senso fenomenologico dal primo al terzo capitolo…“. Ha introdotto il Rettore Presidente e Direttore editoriale LBE Gr.Uff. dottor Sante De Angelis e ha portato il saluto ai presenti il professor Stefano Giorgilli, tra gli altri si è notata la presenza della dottoressa Anna Maria Pilozzi, membro del Cda di BancAnagni e del dottor Paolo Patrizi, funzionario della Questura di Frosinone e Vice Presidente del Comitato Scientifico della Bonifaciana.