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Il Consigliere Diplomatico del Ministro On. Piantedosi: “La Bonifaciana, è un’ importante rete di strumento educativo e culturale, per la promozione della tolleranza e della salvaguardia della dignità umana”.  Presenti a La Storta, oltre al Rettore Presidente prof. De Angelis, il Vescovo mons. Dal Covolo, il parroco don Colaci e l’Associazione Amici di Padre Pio da Pietrelcina.

Grande successo per la terza “Giornata Diplomatica… per una Cultura della Pace, verso il Giubileo 2025” organizzata dall’Accademia Bonifaciana di Anagni, in collaborazione, questa volta, con l’Associazione Amici di Padre Pio da Pietrelcina. La manifestazione, si è svolta a Roma presso la Basilica Cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, nella ridente borgata de La Storta.

Ospite d’onore Sua Eccellenza l’Ambasciatore Marco Villani, Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Interno On. Matteo Piantedosi. Dopo l’accoglienza delle Autorità, da parte del Vicario Episcopale e parroco don Giuseppe Colaci, il Vescovo Monsignor Enrico dal Covolo, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in Vaticano e Presidente del Comitato Scientifico della Bonifaciana, ha presieduto la celebrazione della Santa Messa votiva in onore del frate stigmatizzato, incentrando la sua omelia sulle Beatitudini. “Questa pagina del Vangelo contiene uno dei passi più sorprendenti e fondamentali della predicazione di Gesù: le beatitudini, che con il loro linguaggio paradossale sono un insegnamento sulla vera felicità che tutti gli uomini cercano. Esse sono un vero e proprio poema dell’amore divino… Riassumendo, e contrariamente a quel che possa sembrare, la nostra felicità non risiede nel possesso illimitato di beni; e neppure nell’ottenere a ogni costo il plauso altrui. La felicità sta piuttosto nell’identificazione con Cristo, come ha fatto Padre Pio”. Ed ha aggiunto: “Nella Cattedrale de La Storta, circondato dal fascino dei Santi, affidiamo alla protezione di San Pio da Pietrelcina e di Sant’Ignazio di Loyola la protezione dell’Accademia Bonifaciana, ormai all’inizio dell’Anno Santo 2025”.

Dopo la celebrazione, gli ospiti, si sono recati nei locali della sacrestia del duomo, dove il Dottor Villani, ha ritirato il Premio Internazionale Padre Pio, che gli era stato già conferito nel 2022, ma che per motivi istituzionali non poté recarsi a Pietrelcina, alla presenza del direttore dell’Associazione “Amici di Padre Pio”, ente organizzatore del riconoscimento, dottor Gianni Mozzillo. “Ricevo in questa cattedrale il Premio Internazionale Padre Pio da Pietrelcina e il titolo di Accademico Onorario dell’Accademia Bonifaciana, che è un’ importante rete di fraternità, di strumento educativo e culturale, per la promozione della tolleranza, della cultura della pace e della salvaguardia della dignità umana. Un sentito ringraziamento, quindi, al Rettore Presidente Sante De Angelis e a tutti i partecipanti a questo momento per me molto significativo e che ricorderò con vero piacere”, ha lasciato scritto nel libro d’onore l’Ambasciatore Villani.

Anche il Rettore Presidente della Bonifaciana Gr. Uff. Prof. Sante De Angelis, ha voluto, infatti, insignire il noto Diplomatico, del titolo di Accademico Onorario, pergamena consegnata dallo stesso De Angelis e dal Presule dal Covolo. Nell’occasione sono state consegnate anche altre nomine di “Accademico di Merito” al Comm. Domenico Antonio Palladino, al Cav. John Charles Flood e all’Isp. Wladimir Cellura, mentre a don Giuseppe Colaci e al suo vice don Anselme Manda Ludiga, quelle di Assistente Spirituale dell’Istituzione anagnina. “Onorato e felice di avere accolto nella nostra chiesa Cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a La Storta, così autorevoli personalità. Tra l’altro persone amabili e simpatiche”, ha dichiarato entusiasta il parroco, che ha accompagnato gli ospiti anche a visitare la cosiddetta Cappella della Visione, ultima tappa della Via Francigena prima di entrare a Roma, dove nel novembre 1537, Ignazio di Loyola ebbe una visione mistica di Gesù che portava la sua croce, con Dio Padre “che lo poneva con suo figlio”. Questo momento considerato come “unione mistica con Cristo e al suo servizio” è un elemento fondante della Compagnia di Gesù . Da quel momento Ignazio non ha più dubbi sul nome da dare al suo gruppo: i “compagni di Gesù”. Dal 1540 la cappella fu affidata ai gesuiti per diventare un luogo di pellegrinaggio e di venerazione a loro particolarmente caro. La cappella originale fu distrutta nei bombardamenti del 10 maggio 1944, alla fine della seconda guerra mondiale. Fu immediatamente ricostruita in modo identico da padre Norbert de Boynes, vicario generale della Compagnia di Gesù. Fu restaurata e riaperta nel luglio 1983. Così si è espresso, infine, il Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana, per presentare la giornata diplomatica a Roma presso la borgata “La Storta”, che ha fatto seguito a quelle precedenti celebrate lo scorso anno, la prima in Vaticano e la seconda ad Anagni, avente sempre il medesimo tema, in preparazione dell’imminente Anno Santo: “Una cultura proiettata verso la speranza e la vita deve necessariamente essere rivolta in via prevalente ai giovani, agli studenti e al mondo della scuola di ogni ordine e grado. Là, nella scuola, stanno coloro sulle cui gambe camminerà il futuro. Educare, quindi, per costruire un futuro di Pace riguarda la vita delle prossime generazioni, ma sappiamo che la responsabilità di quel futuro è in gran parte nelle mani delle generazioni presenti, cioè nelle mani nostre, poiché i nostri comportamenti condizioneranno fortemente la loro vita. Noi delle generazioni attuali veniamo da un passato e viviamo un presente segnati da ingiustizie, da guerre e violenze terribili, che sono effetto e causa di culture che hanno esaltato la forza e la sopraffazione. Perciò la speranza di un futuro di pace è riposta innanzitutto nell’affermazione di una cultura nuova che abbia al centro i diritti umani per tutti e il conseguimento della giustizia attraverso la nonviolenza e la pace. Le scuole sono il luogo dove si può seminare la speranza. L’educazione alla pace nelle scuole è quindi fondamentale”. Ed ha concluso De Angelis: “In cammino con i giovani, pellegrini di speranza è il tema ispiratore che farà da sfondo alla giornata inaugurale e accompagnerà nostro nuovo anno accademico 2024 – 2025, caratterizzato dal grande evento del Giubileo che richiamerà a Roma migliaia di pellegrini da ogni parte del mondo”. E il Presidente del Comitato Scientifico, il Vescovo mons. dal Covolo, ha concluso: “Come sottolineato dal Rettore Presidente, questo cammino è una grande metafora della vita, con le sue tappe e le sue asperità, le sue mete e i suoi traguardi, le svolte sorprendenti e gli intoppi imprevedibili. La vita è cammino perché è continuo cambiamento, apertura al futuro, necessità di prendere decisioni sulla direzione in cui andare. Soprattutto negli anni della giovinezza, l’esistenza si para davanti come un percorso promettente da intraprendere con determinazione, ma anche come un’avventura difficile, esposta al rischio dell’insuccesso e del fallimento. Per questo non è possibile affrontare il viaggio della vita senza una bussola che orienti in una direzione giusta e affidabile. Questa bussola è la speranza”.

Servizio a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Accademia Bonifaciana.

Foto di Giampiero Pacifico.