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Oggi l’annuncio ufficiale della nomina del nuovo vescovo di Anagni-Alatri, tenuto a Fiuggi presso il Centro Pastorale, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana e Frosinone

“L’ora è scoccata. Vi do lettura di ciò che mi ha comunicato il Nunzio in data 4 novembre 2022:

Le comunico che il Santo Padre ha nominato come suo successore per la Chiesa che è in Anagni-Alatri, Sua Eccellenza Monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, unendo le due sedi “in persona episcopi”, desidero in questa occasione rivolgere i miei più profondi sentimenti più cordiali di gratitudine a Lei per il lavoro svolto in qualità di guida alla Comunità che è in Anagni-Alatri per il costante impegno e la dedizione profusa a immagine di Cristo buon Pastore con un’attenzione particolare alle persone più fragili bisognose alle tante sfide che l’amore di Dio comporta”.

Così alle 12 in punto di oggi, presso il Centro Pastorale Diocesano di Fiuggi, monsignor Lorenzo Loppa, ora Amministratore Apostolico di Anagni-Alatri, ha dato lettura della nomina da parte di Papa Francesco del suo successore, nella figura di monsignor Ambrogio Spreafico, leggendo la lettera del Nunzio Apostolico in Italia monsignor Emil Paul Tscherrig

“Devo ringraziare il Santo Padre, per ciò che ha inteso fare con questa decisione. Monsignor Spreafico non è solo un confratello – ha continuato a braccio il Vescovo Loppa – ma un ottimo amico, in questi anni abbiamo collaborato parecchio assieme. Chiedo a tutti di essere tranquilli perché siamo in ottime mani. La nostra diocesi rimane una diocesi autonoma, strutturata, con il suo presbiterio, la casa del clero, i suoi seminari, il centro pastorale, quindi, state tranquilli, non c’è un minestrone tra le diocesi. Poi dipenderà dal vescovo e dal suo lavoro”.

“In contemporanea in data odierna – dice ancora – la Congregazione per i Vescovi, mi ha nominato Amministratore Apostolico della diocesi finché il nuovo vescovo non prenderà possesso. Cambiano i titoli giuridici, ma avrete sempre la guida che avete avuto fino ad ora, non cambia la sostanza.

Rimango vescovo emerito e nessuno toccherà mai questa alleanza tra voi e me, sono stato venti anni abbondanti e pure con gli interessi…”.

E poi terminando il suo intervento ha detto: “Vi posso leggere un passaggio della lettera che ho scritto al Santo Padre, il 27 giugno scorso, anche se però la data fatidica era il 14 luglio: ringrazio il Signore per questi venti anni a servizio del suo popolo in una Chiesa straordinaria per storia, tradizione di fede e pietà popolare, ospitalità, cultura e arte. Ho avuto la fortuna di poter toccare con mano la forza e l’efficacia dello spirito di Dio che suscita in ogni comunità dei doni particolari e ci connette con il Risorto e la sua Pasqua. Nel medesimo tempo chiedo perdono al Signore per le mie inadempienze e per non essere stato sempre uno strumento adatto alle sue mani. Ho avuto anche la gioia di poter contare su un buon presbiterio e su dei validi collaboratori laici. Voglio rendere grazie al Signore, soprattutto perché, anche per merito dei miei predecessori monsignor Luigi Belloli, di venerata memoria e di monsignor Francesco Lambiasi, in questi anni il percorso di integrazione con le due ex diocesi di Anagni e di Alatri, insieme dal 30 settembre 1986, non ha avuto soluzione di continuità e battute di arresto…”.

Poi il Vicario Generale monsignor Alberto Ponzi, ha preso la parola: “Eccellenza, sicuramente il nostro cuore non sta nella gioia per come sono andate le cose, certamente accoglieremo nella maniera più bella il monsignor Spreafico e questo ci aiuta anche perché l’amicizia che lega Lei a Spreafico, ci permetterà di tenerla sempre in mezzo a noi come vescovo emerito. Sarà l’occasione per invitarla nuovamente e tante volte, sono certo che monsignor Spreafico non creerà nessun problema, quindi Lei sarà sempre nei nostri cuori, nelle nostre menti e nella nostra preghiera”. Ed ha concluso, con un pensiero in vena polemica, con la decisione presa dalla Santa Sede: “Certamente come Comunità diocesana non possiamo starci zitti… cercheremo di farci sentire, pur rispettando la decisione del Santo Padre…”.

La notizia della nomina è stata data in contemporanea oltre che dal Centro pastorale della diocesi di Anagni-Alatri, dalla Sala Stampa della Sede in Vaticano e nella sala “mons. Marafini” dell’episcopio di Frosinone, che, dopo un momento di preghiera il Vicario Generale monsignor Giovanni Di Stefano ha rivolto il suo saluto al Vescovo dando lettura della lettera del Nunzio Apostolico e rivolgendo al presule parole augurali: “Con l’annuncio dato oggi alle ore 12, il nostro Vescovo monsignor Ambrogio Spreafico è Vescovo eletto di Anagni-Alatri. Così le due Diocesi sono sorelle in “persona Episcopi”. Nell’augurare ogni bene al Vescovo promettendogli la preghiera per il nuovo servizio pastorale che si aggiunge a quanto già fa, tramite la sua persona vogliamo salutare tutta la Diocesi di Anagni-Alatri. Se guardiamo alla storia recente ricordiamo l’amato Vescovo Umberto Florenzani. La sua persona ha unito nella fede e nel servizio già le Diocesi: sacerdote di Veroli-Frosinone, Vescovo di Ferentino, Vescovo di Anagni-Alatri. Al nostro Pastore auguriamo un buon servizio nella nuova Diocesi e buona continuazione nella nostra, sempre con l’icona del Buon Pastore che non ha pace finché non ritrova la sua pecorella smarrita”.

Come già annunciato nel precedente servizio, tra due mesi ci sarà l’ingresso solenne e la presa di possesso della Cattedra della diocesi di Anagni-Alatri da parte del Vescovo eletto. Chissà, se Spreafico, manterrà la tradizione della prima visita in Alatri con la mula bianca, staremo a vedere.

servizio e foto a cura di Sante De Angelis