- Ufficio Comunicazioni Sociali Accademia Bonifaciana
- 11 Dicembre 2025
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Il Rettore Presidente, scrive una lettera aperta di auguri, al sacerdote, ordinato a Roma l’11 dicembre 1985 dall’allora Card. Vicario Ugo Poletti, Accademico Onorario e già Premio Nazionale Bonifacio VIII, membro del Consiglio Direttivo dal 2016: “Oggi celebriamo non solo ciò che hai fatto, ma soprattutto ciò che sei: un pastore secondo il cuore di Dio”.
Quando un sacerdote compie un anniversario di sacerdozio, è un momento di grande gioia e gratitudine per la Chiesa e la comunità a cui ha dedicato la sua vita. Questo speciale traguardo rappresenta un percorso di sacrificio, di impegno, di servizio e di fede. Attraverso i sacramenti, l’insegnamento della Parola di Dio e la guida pastorale, il sacerdote ha accompagnato, ispirato e sostenuto le persone lungo il loro cammino spirituale. Il suo ministero si è espresso nella celebrazione della messa, nella confessione dei peccati, nel conforto agli afflitti e nel consiglio ai bisognosi. In quest’occasione solenne, riconosciamo il meraviglioso dono che il sacerdote rappresenta per la nostra comunità e lo ringraziamo per la dedizione, l’amore e la compassione con cui ha servito il popolo di Dio. Possa questo anniversario di sacerdozio essere un momento di festa, di preghiera e di riflessione, in cui esprimiamo il nostro riconoscimento e la nostra gratitudine per il suo prezioso ministero al servizio di tutti noi.
Non posso fare a meno di esprimere la mia profonda gratitudine e ammirazione per il percorso di sacerdozio compiuto dal nostro don Orazio De Pasquale. Questo anniversario rappresenta non solo un traguardo personale significativo, ma anche un dono per la comunità di fedeli che ha avuto la fortuna di essere guidata da una figura così ispirata e devota. La sua dedizione nell’annunciare il Vangelo e nel dispensare i sacramenti ha toccato molte vite, portando speranza, conforto e rinnovamento spirituale. Auguro che questo sacerdozio prosegua a essere un faro di luce e guida per tutti coloro che si avvicinano a lui in cerca di soluzioni, conforto e comprensione. Che l’amore e la saggezza divina continuino a ispirarlo e che possa continuare a condurre i suoi fedeli sulla via della salvezza.
Carissimo Don Orazio,
oggi ci ritroviamo non solo per contare gli anni, ma per contemplare un cammino. Quarant’anni di sacerdozio non sono semplicemente un traguardo cronologico: sono un mosaico di volti, di storie, di preghiere, di mani tese e di cuori consolati.
Di solito sei sempre tu che ringrazi gli altri ma oggi vorremmo noi ringraziare te. La tua umiltà, la tua semplicità, il tuo sapersi donare agli altri è di esempio per tutti noi.
Le cose per cui ringraziarti sono veramente tante forse troppe per farle stare in un unico discorso quindi ne citeremo solo alcune, quelle che porteremo sempre nei nostri cuori.
In questi decenni, hai portato la Parola di Dio come luce nelle case, nelle strade, nei momenti di gioia e in quelli di dolore. Hai celebrato l’Eucaristia con fedeltà, trasformando ogni altare in un luogo di incontro tra il cielo e la terra. Hai ascoltato con pazienza, guidato con saggezza, amato con cuore di padre.
Il tuo “sì” pronunciato tanti anni fa non è rimasto un ricordo lontano: è diventato un “sì” quotidiano, rinnovato ogni mattina, anche nei giorni più faticosi. E questo è il segno della vera fedeltà: non l’assenza di prove, ma la costanza nell’amore.
Oggi ti diciamo grazie:
– per ogni parola che ha consolato,
– per ogni gesto che ha incoraggiato,
– per ogni silenzio che ha saputo ascoltare.
Che il Signore, che ti ha chiamato e sostenuto fino a qui, continui a donarti forza, gioia e pace. E che Maria, Madre della Chiesa, ti accompagni ancora lungo il cammino, perché il tuo ministero resti sempre una sorgente di vita per tutti noi.
Auguri, Don Orazio, per i tuoi 40 anni di sacerdozio.
Ti sei sempre dimostrato un prete con la P maiuscola. Sempre pronto a regalare un sorriso , una buona parola… Un prete che oggi definiremmo SUPER: in questa parola sono racchiuse 5 caratteristiche che a mio nostro avviso rappresentano la tua persona:
la S indica la tua semplicità, la tua spontaneità da non confondere però con la banalità;
la U indica l’umiltà, il tuo non volerti prendere meriti ma anzi fare sempre un passo indietro a favore del prossimo;
la P indica la tua pazienza;
la E indica l’empatia, il tuo saperti relazionare con tutti, cercando sempre di conciliare le diverse idee;
Infine, la R indica la responsabilità che hai dovuto assumere in questi anni di sacerdozio nelle località che il Signore ti ha chiamato: Roma, Anagni, Foggia, Monteleone di Puglia, che pur tra tante difficoltà hai ricevuto anche molte soddisfazioni.
Oggi celebriamo, allora, non solo ciò che hai fatto, ma soprattutto ciò che sei: un pastore secondo il cuore di Dio.
Grazie!
tuo
Sante De Angelis
Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana
Interlocutore Referente presso la Pontificia Accademia di Teologia




