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La cerimonia di premiazione della III edizione, si terrà sabato 14 giugno 2025, presso l’Abbazia benedettina in San Salvatore Telesino (Benevento) a cura dell’Istituto Storico Sannio Telesino.

“Gentile professor Sante De Angelis, a nome della Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Michele Selvaggio” ho il piacere di comunicarLe che la Sua opera “La Pace inaspettata di Giovanni XXIII – Il Papa che impedì l’olocausto nucleare” ha ottenuto una Menzione Speciale nell’ambito della terza edizione del concorso. La Giuria ha esaminato un numero record di elaborati, apprezzando l’altissimo livello qualitativo dei testi in gara; la Sua opera si è distinta per originalità, rigore stilistico e forza espressiva, meritando un riconoscimento che desideriamo tributare pubblicamente”.
Con questa comunicazione ufficiale l’Istituto Storico Sannio Telesino che ha indetto e organizzato la terza edizione del Premio Letterario “Michele Selvaggio”, ha annunciato al noto giornalista e docente, Rettore Presidente della Bonifaciana e Presidente dell’UCID diocesano, di essere tra i vincitori del Concorso predetto. Il premio è dedicato alla memoria del dott. Michele Selvaggio, medico, umanista e scrittore; autore di saggi storici, fondatore e Presidente dell’Istituto Storico Sannio Telesino.  Il Premio è una manifestazione di interesse e di alto valore culturale e si avvale del Patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Benevento, del Comune di Telese Terme (BN), e del Rotary International Club Alto Casertano-Piedimonte Matese. Nasce dalla volontà di promuovere, raccogliere, incentivare la ricerca storica, attraverso la premiazione di opere a carattere biografico o saggi critici su processi storici. Tema del concorso – edizione 2025: saggistica storica, un’esplorazione aperta tra Divulgazione e Accademia.
Papa Giovanni XXIII ha davvero salvato il mondo dalla sua distruzione. E Sante De Angelis, ce lo ricorda con questa interessante, dotta e documentata pubblicazione, che nel 2022 ha dato alle stampe per conto della casa editrice LBE. Un argomento “storico” delicatissimo, scelto dal nostro Autore: la “guerra fredda” fra Stati Uniti e Unione Sovietica, con la famosa “Crisi dei missili a Cuba” vissute sotto il luminoso pontificato Giovanneo. Il 14 ottobre 1962, infatti, un aereo americano U2 in volo di ricognizione aveva scoperto che dei missili russi erano stati installati a Cuba pronti per essere lanciati contro gli Stati Uniti insieme all’arrivo di navi sovietiche con a bordo delle testate nucleari. Cosa sarebbe successo? Un attacco nucleare sugli Stati Uniti avrebbe spinto gli stessi americani ad attaccare l’Unione Sovietica e si sarebbe entrati una terza guerra mondiale dagli effetti devastanti. La tensione politica era destinata a crescere. Dalla fine della seconda guerra mondiale, mai la pace era stata tanto a rischio come in quei drammatici giorni dell’ottobre 1962. Da un momento all’altro poteva scoppiare una nuova guerra di tipologia nucleare con conseguenze inimmaginabili: lo scontro avrebbe trascinato l’umanità intera verso un conflitto mondiale atomico. Per fortuna subentra il Papa – ci sottolinea Sante De Angelis – che di fronte alla drammaticità della situazione, mentre il mondo letteralmente tratteneva il respiro di fronte al possibile scontro tra i due blocchi, Roncalli sentì la necessità di agire per la pace.

Accademia Bonifaciana - La Pace inaspettata di Giovanni XXIII di Sante De Angelis

La situazione era drammatica, e il tempo stringeva. Finché non si fece largo l’idea “di un possibile arbitrato che consisteva nella ricerca di una autorità a livello alto, mondiale, super partes, accetta e gradita da entrambe le parti”. Si concordò che questa autorità non potesse essere che Giovanni XXIII: “Il suo intervento non sarebbe stato sospetto di parzialità politica e avrebbe permesso sia a Kennedy che a Krusciov di salvare la faccia e uscire onorevolmente dalla critica situazione”. Il Papa si mostrò disponibile e “accettò con entusiasmo il ruolo di mediatore”. Nei suoi meno di cinque anni di pontificato, Giovanni XXIII – come ben ci ricorda l’Autore – oltre che per la grande visione riformatrice che determinò la convocazione del Concilio Vaticano II, può essere sicuramente ricordato come “Papa della pace”. E l’esempio, emblematico anche della capacità di un uomo di umili origini di esercitare una grande influenza morale sugli uomini più potenti della terra. Questo è in sintesi ciò che tratta il volume di ben 377 pagine, corredato anche da un ampia documentazione fotografica, primo della Collana “Archè”, opera del Dott. Sante De Angelis, con l’autorevole presentazione del Card. José Saraiva Martins.  
Viva soddisfazione per la “menzione speciale” attribuita al volume “La Pace inaspettata di Giovanni XXIII – Il Papa che impedì l’olocausto nucleare” è stata espressa, tra gli altri, oltre che dallo stesso Presidente Onorario e Patrono Spirituale dell’Accademia Bonifaciana Card. José Saraiva Martins, dal Presidente del Comitato Scientifico Mons. Enrico dal Covolo, dal Presidente Vicario Mons. José Manuel Del Rio Carrasco, dal Vice Presidente dello stesso prof. don Massimo Naro e dal Sindaco della Città di Anagni avv. Daniele Natalia.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 14 giugno 2025, ore 18:00, presso l’Abbazia benedettina del Santo Salvatore in San Salvatore Telesino (Benevento).  Al termine della cerimonia seguirà la cena di rito presso l’Hotel D’Onofrio, Telese Terme (BN).