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Finalmente dopo sei mesi dalle avvenute premiazioni del Concorso del Presepe in Famiglia on line 2021, denominato “Admirabile Signum”, indetto dall’Accademia Bonifaciana ad Anagni, si è svolta nella Basilica Concattedrale di Gerace una breve ma significativa cerimonia per consegnare al vincitore 1° assoluto Fabrizio Sansalone, l’attestato relativo al premio stesso, in quanto per motivi di maltempo e di lontananza, essendo residente in provincia di Torino, non gli fu permesso di essere presente alla manifestazione presieduta da monsignor Enrico dal Covolo, presso il Convitto Principe di Piemonte. E così, d’ intesa con il parroco don Franco Labadessa, il rettore presidente della Bonifaciana Sante De Angelis, presente alcuni giorni nella Locride, ha voluto consegnare personalmente all’ottimo giovane il premio tanto atteso e soprattutto meritato. 

L’ Amministrazione Comunale di Gerace, presente alla cerimonia, con il Consigliere Metropolitano e Vicesindaco Rudi Lizzi, ha ringraziato  Fabrizio Sansalone per il gesto speciale che ha rivolto alla Città alla quale ha voluto dedicare il primo premio assoluto ottenuto al Concorso del Presepe in Famiglia on line 2021, denominato “Admirabile Signum”, indetto dall’Accademia Bonifaciana di Anagni per il secondo anno consecutivo. «Rivolgiamo un affettuoso grazie al giovane Fabrizio – sottolinea l’Amministrazione, tramite Lizzi – figlio di Giuseppe Sansalone emigrato da Gerace a Rivoli, che portano nel cuore le loro radici e che ogni anno rientrano a Gerace per contribuire a rendere la nostra città un punto di riferimento culturale e religioso».

Fabrizio Sansalone, infatti, ogni estate torna a Gerace e, insieme a don Franco Labadessa, contribuisce ad organizzare le feste patronali, dimostrando un esempio concreto e sincero di attaccamento alla città.

«Sono contento di aver ottenuto questo riconoscimento, peraltro inaspettato – ha dichiarato Fabrizio – ho voluto dedicarlo a Gerace perché è stata la città che mi ha ispirato il presepe che ho realizzato questo anno. In realtà La Locride, in particolare Gerace, mi hanno ispirato anche in passato per quella che è una passione ereditata dalla mia famiglia, in particolare, da mio zio Domenico Sansalone. Quando ricevetti lo scorso gennaio dal Rettore Presidente Sante Angelis, la telefonata da Anagni, lo comunicai a don Franco Labadessa, anticipandogli che il premio sarebbe stato donato alla Basilica Concattedrale di Gerace. Del resto Gerace è la città di mio padre ed è il luogo dove ritorno volentieri ogni estate non solo a fare il turista ma anche per prendere parte e dare un contributo personale alla realizzazione di eventi religiosi. Gerace è un paradiso di luoghi e di persone, un luogo da visitare e conoscere non solo per le bellezze architettoniche e artistiche ma anche per la buona cucina e le tante altre splendide caratteristiche che la contraddistinguono».

Gerace, attraverso l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzimenti, e rappresentata per l’ occasione, oltre dal già citato suo Vicesindaco Rudi Lizzi e dal consigliere Michele Orlando, ricambia l’affetto dimostrato all’intera Comunità Geracese da Fabrizio Sansalone perché come ha voluto aggiungere il Consigliere Orlando «anche con le sue parole che rappresentano un ulteriore segno di un legame forte e sincero che trova solide fondamenta nella storia e nella cultura della nostra città».

«È stato davvero un piacere – ha concluso il Grande Ufficiale Dottor Sante De Angelis – partecipare a questa piccola, intima, ma non per questo meno importante cerimonia di premiazione, perché oltre a rivedere con piacere il monsignor Labadessa, ottimo sacerdote e parroco della comunità di Gerace, unitamente alle autorità civili, è stato edificante conoscere un ragazzo del calibro di Fabrizio Sansalone, che oltre ad essere un piccolo genio dell’arte del presepe, è un innamorato pazzo della sua città di origine, delle sue tradizioni storiche e religiose. un giovane che deve essere di esempio ai suoi coetanei e non solo. Sarà un onore accoglierlo prossimamente anche come nostro accademico, a cui affiderò anche una delega particolare, perché i giovani come diceva il beato Giovanni Paolo I, sono la speranza di un domani più pulito, più sano e più costruttivo».