- Ufficio Comunicazioni Sociali Accademia Bonifaciana
- 26 Maggio 2025
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Grande accoglienza per la delegazione della Bonifaciana, capeggiata dal Rettore Presidente De Angelis, che ha partecipato al Pontificale di Mons. Enrico dal Covolo: “Un gesto carico di significato, che ha inteso non solo onorare la memoria del Santo, ma anche imitarlo nella via della santità: portare conforto, accoglienza e speranza a chi vive situazioni di difficoltà o marginalità”.
Il 25 maggio 2025 è ricorso il 138mo anniversario della nascita di Padre Pio da Pietrelcina, uno dei santi più amati e invocati del nostro tempo. Nato nel 1887 a Pietrelcina, in una famiglia semplice e profondamente cristiana, Francesco Forgione – questo il suo nome di battesimo – ha lasciato un’impronta incancellabile nella coscienza spirituale di milioni di persone. In occasione di questo importante anniversario, il Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana e Interlocutore Referente presso la Pontificia Accademia di Teologia Prof. Sante De Angelis, ha partecipato volentieri con una delegazione dell’ Accademia Bonifaciana Onlus alla messa solenne a Pietrelcina presieduta dal nostro presidente del comitato scientifico e Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche Mons. Enrico dal Covolo, su invito del superiore del convento dei frati cappuccini.
“Questa partecipazione alla celebrazione eucaristica e alla processione – ha detto il professor Sante De Angelis – è stato un gesto carico di significato, che ha inteso non solo onorare la memoria del Santo, ma anche imitarlo nella via della santità: portare conforto, accoglienza e speranza a chi vive situazioni di difficoltà o marginalità”. La vita di san Pio è stata un cammino di totale abbandono a Dio, segnato dalla sofferenza, dal dono delle stimmate, dalla costante dedizione all’ascolto dei penitenti e dalla celebrazione intensa dell’Eucaristia. Ma oltre ai fenomeni straordinari, ciò che davvero colpiva in lui era la trasparenza dell’anima, l’umiltà radicale, e la carità concreta verso chi soffriva nel corpo e nello spirito. “Sicuramente stare in questo luogo dove gli ha dato i natali – continua il Rettore Presidente – potrà aiutare molti passanti alla preghiera che, come diceva san Pio, è la migliore arma che abbiamo, una chiave che apre il cuore di Dio. In un tempo in cui molti cercano risposte nel rumore, questo passaggio a Pietrelcina vuole essere una porta aperta sul Mistero, un invito a riscoprire la bellezza della fede incarnata, vissuta nel quotidiano, attraverso piccoli gesti di amore e perseveranza”.