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Premio Internazionale Bonifacio VIII – xXII edizione al Presidente del Parlamento Europeo On. Roberta Metsola. Il saluto del Rettore Presidente dell’ Accademia Bonifaciana  Gr. Uff. Prof. Sante De Angelis, Roma, 24 febbraio 2024 – Spazio Europa “David Sassoli”

è con vivo piacere, che in qualità di Fondatore e di Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana, rivolgo un caloroso saluto alla Presidente del Parlamento europeo, On. Roberta Metsola, in occasione del conferimento alla Sua persona del Premio Internazionale Bonifacio VIII  “…per una cultura della Pace…” – XXII edizione 2024, da parte della nostra Istituzione.  

Quest’istante che stiamo per vivere, costituirà senz’altro un momento importante nella costruzione delle coscienze e nella consapevolezza del binomio tra Europa e i valori fondanti della Pace, della Democrazia e della Solidarietà.

Sarà senz’altro un momento alto e indimenticabile per tutti i partecipanti.

È per l’Accademia Bonifaciana, un grande onore poter essere stati inseriti ed inclusi nel quadro dell’impegno della Presidente per la campagna istituzionale rivolta ai cittadini europei per il voto alle Elezioni Europee di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024, e nella felice ed “unica” circostanza in cui dialogherà con i rappresentanti dei giovani in Italia e gli studenti presenti oggi in questa Sala, dove sicuramente, conoscendo le spiccate qualità della Presidente Metsola, verso le nuove generazioni emergerà un messaggio di speranza e di fiducia nell’Europa, contro le paure che spingono ad un ritorno alle logiche nazionali e allo scetticismo prodotto dal difficile momento economico, perché l’Europa rappresenta un’importante occasione per i giovani e noi ci sentiamo a pieno titolo cittadini europei. 

Si leverà anche da parte della nostra Accademia un messaggio di speranza e di fiducia nell’ Europa, con la richiesta ai politici di aiutare i giovani a crescere in questa loro convinzione creando collegamenti e favorendo la partecipazione delle associazioni giovanili ai processi decisionali in sede europea, perché le loro speranze bussano con sempre maggiore urgenza alla porta dell’Europa politica e chiedono risposte che, non tradiscano l’idea di pace e protezione sociale che sta nel nostro e loro Dna. Base di tutto, è migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione, favorire creatività, innovazione, spirito imprenditoriale e offrire a tutti i giovani europei le stesse opportunità di istruzione e formazione.

Lei, Onorevole Metsola è il quarto Presidente del Parlamento Europeo a ricevere dal 2003 ad oggi, il Premio Internazionale Bonifacio VIII, pregevole scultura del maestro anagnino Egidio Ambrosetti (di felice memoria) con il relativo attestato di Senatore Accademico, dopo Antonio Tajani, Karol Buzek e David Sassoli. E come autorità europea è la quinta, se contiamo il già Presidente della Commissione Europea, l’Onorevole Professor Romano Prodi.

Una giornata questa, che vede la presenza del Sindaco di Roma Capitale On. Professor Roberto Gualtieri, che ha tenuto i saluti iniziali di benvenuto, una rappresentanza di Europarlamentari e degli studenti italiani, che dopo la premiazione dialogheranno con Lei, cara Presidente “per costruire insieme l’Europa del futuro”.

Il nostro grazie va allora anche al Direttore del Parlamento europeo in Italia, dott. Carlo Corazza, che ha messo a disposizione questo spazio Esperienza Europa dedicato al nostro e mai dimenticato Senatore Accademico e Premio Internazionale Bonifacio VIII 2021 Davis Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.

Un grazie doveroso va a tutte le Autorità civili, religiose, diplomatiche, politiche e militari presenti. Come è ormai noto, l’Istituzione che ho l’onore di aver fondato e di presiedere, si propone di promuovere e incentivare iniziative ad alto livello sociale e culturale dando giusto risalto e degno onore a Personaggi che hanno illustrato il Mondo, la Chiesa, l’Europa, l’Italia con attività o presenza altamente meritoria sotto il profilo umanitario, culturale o della reciproca convivenza sociale.

Il fiore all’occhiello dell’Accademia, anzi, direi l’inconfondibile marchio di fabbrica è senza dubbio il Premio Bonifacio VIII, che quest’anno spegne ventidue candeline.

Già nelle ventuno edizioni precedenti, l’iniziativa ha rilevato i suoi requisiti di avvenimento ad alto livello. Già il novero dei patrocinanti, tutti confermati anche per quest’anno, sono stati e sono sintomo e garanzia di assoluto prestigio.

Di elevato livello anche l’elenco dei Personaggi che hanno avuto il conferimento del Premio dal 2003 ad oggi, come ovviamente quello conferito oggi all’ Onorevole Roberta Metsola, la più giovane presidente della storia del Parlamento europeo. Eletta con un’ampia maggioranza di 458 voti, è la 17esima presidente dal 1979, da quando cioè esiste il voto diretto dell’Eurocamera. È la terza donna a ricoprire questa carica dopo Simone Veil e Nicole Fontaine.

Attiva in politica fin da giovane: è stata membro della formazione giovanile del Partito Nazionalista (un partito di centro-destra di impostazione europeista e membro del Partito popolare europeo ed è associato all’Unione Democratica Internazionale), di cui è stata anche segretaria generale.

È stata candidata alle elezioni europee del 2004 e a quelle del 2009, ma in entrambi i casi non venne eletta. Nel 2013 tuttavia prese il posto di Simon Busuttil, dimessosi per essere stato eletto al parlamento maltese. Alle elezioni europee del 2014 e del 2019 venne rieletta, risultando in entrambi i casi la più votata del suo partito. Il 12 novembre 2020 viene eletta prima vicepresidente vicaria del Parlamento europeo. È la prima maltese a diventare vicepresidente.

L’11 gennaio 2022 subentra come Presidente del Parlamento europeo ad interim dopo la scomparsa di David Sassoli. Metsola ha quasi sempre votato in linea con le indicazioni del suo gruppo, sostenendo le posizioni del Ppe in più del 90% delle volte nell’attuale legislatura. Da eurodeputata maltese della commissione Libertà Civili ha lavorato sul dossier immigrazione e sul report contro l’omofobia e le discriminazioni di genere. Ma non ha mai appoggiato i testi che sostengono l’interruzione di gravidanza «un diritto umano», infatti, lei, è nota per le sue posizioni anti-abortiste (Malta è l’unico paese dove l’aborto è ancora illegale), si è anche distinta in temi delicati e sui diritti civili, lavorando su una serie di questioni, dalla migrazione alla corruzione ai diritti delle minoranze identitarie.

Noi oggi la ringraziamo Presidente, per le sue battaglie politiche ed ideologiche, in particolare per la sua difesa alla vita, perché il diritto alla vita – come dice papa Francesco – è il primo dei diritti umani. Abortire equivale a uccidere chi non ha modo di difendersi. E con Oriana Fallaci, diciamo: “non la penso come coloro i quali affermano che un feto e a maggior ragione un embrione non è ancora un essere umano. Secondo me, noi siamo ciò che saremo fin dall’istante in cui si accende quella goccia di vita…”. Questa è la motivazione principale, oltre per il Suo attuale ruolo Istituzionale, per la quale abbiamo voluto attribuirgli il nostro massimo riconoscimento, da me proposta e poi approvata in pieno dal Comitato Scientifico oggi presente in una degna rappresentanza e dal nostro Eccellentissismo professor Mons. Enrico dal Covolo, presidente dello stesso Comitato, con monsignor Manuel Del Rio Carrasco, Presidente della Giuria del Premio.

Per noi è un giorno senza dubbio molto importante perché, “Fatta l’Europa, bisogna fare gli Europei”, come ebbe a dire il nostro grande Presidente della Repubblica che fu Carlo Azeglio Ciampi, nostro Insignito e Senatore Accademico nel 2006, frase che vuole indicare la grande sfida di questi tempi: compiuta l’Europa-istituzione occorre promuovere un processo di maggiore integrazione politica e spirituale dei popoli europei, tale per cui ciascuno possa dire “con fierezza e orgoglio: io sono Europeo”. La guerra che ha investito l’Europa in questi ultimi due anni, anzi esattamente due anni fa, era il 24 febbraio 2022, ha evidenziato che abbiamo tutti necessità di continuare a percorrere la strada indicata dai Padri del nostro continente e capire quanto spirito europeo sia già in noi: radici, storia, esperienze, fatiche, speranze, sfide comuni e orizzonti. La Pace si costruisce davvero se sappiamo coinvolgere le giovani generazioni, come le generazioni di giovani studenti che sono oggi presenti qui, da sempre orientate a vivere con i propri fratelli europei senza timore, senza pregiudizi, con l’unico desiderio di crescere insieme e sentirsi parte di un mondo molto più grande di qualsiasi Stato. Ciò è alla base del forte legame Europa e Giovani che costituisce un terreno fertile per la costruzione di una sempre più forte, unita, giusta, solidale, nuova Europa, che riesca a portare . È l’humus sul quale occorre investire, implementando le occasioni di conoscenza reciproca al fine di sentirsi sempre più parte di una Casa Comune.

In questo contesto solenne, facendo nostro il recente appello di papa Francesco, chiediamo di nuovo alle parti belligeranti di fermare questa guerra che fa tanto male alla gente e al futuro del Paese e dell’Europa. Preghiamo perché si trovino presto vie di pace in Ucraina e in Russia, attraverso la diplomazia e la politica, per costruire l’avvenire anche in Sudan, in Mozambico, senza dimenticare la Palestina e Israele. Non dimentichiamo: la guerra sempre è una sconfitta, sempre. Ovunque si combatte le popolazioni sono sfinite. Sono stanchi della guerra che, come sempre, è inutile e inconcludente. E porterà solo morte, solo distruzione e non porterà mai la soluzione del problema. “Preghiamo invece senza stancarci – ha chiesto Papa Francesco – perché la preghiera è efficace e chiediamo al Signore il dono di mente e di cuore che si dedicano concretamente alla pace”. 

Pertanto, cara Presidente, come Accademia Bonifaciana, nell’ambito delle nostre attività, abbiamo organizzato un percorso per far conoscere l’Europa e le tante opportunità per i Giovani offerte dall’UE, aderendo all’iniziativa intitolata “L’Europa che verrà”.

Perché con e per i giovani, vogliamo creare e progettare un futuro di pace che sia di tutti, riconoscendo all’Europa il ruolo fondamentale che merita. Sta però a noi dover avere la capacità di guardare oltre le barriere che spesso ci vengono imposte, perché non possiamo più permetterci di essere solo italiani, francesi, spagnoli, tedeschi, maltesi… e così via, ma dobbiamo considerarci e vivere nella quotidianità come Europei!

Quale – e concludo –  riconoscimento può ricevere oggi una cultura della pace ? E quale cultura della pace ispira la protezione della vita umana?

Il compito della vita è l’educazione di una persona umana e delle sue qualità spirituali e relazionali, poter curare le sue ferite, l’amore per la comunità.

E ora tocca a noi continuare secondo le sfide di questi tempi, con coraggio, con amore al nostro credo religioso, senza tralasciare il Dialogo con le altre religioni… tenere i rapporti con le Istituzioni dell’Europa e del nostro Stato che ci ha dato i natali e con i fratelli, specialmente i più bisognosi, con generosità ed inventiva, fermi nella fede come il primo dei nostri insigniti: papa Giovanni Paolo II, certi che la provvidenza non ci abbandona mai, come ci ha insegnato e testimoniato il nostro Bonifacio VIII, del quale la mia nobile città di Anagni, qui oggi degnamente rappresentata dal Sindaco Avv. Daniele Natalia, conserva viva la memoria.

E allora anche oggi, ci prefiggiamo la meta che ci auspicò direttamente il nostro cittadino onorario e grande europeo che fu Karol Wojtyla, nel 2003, in occasione della consegna del Bonifacio alla Sua persona e cioè che “l’Accademia Bonifaciana contribuisca con ogni utile iniziativa alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno, nella promozione degli autentici valori umani e cristiani, e che il ”Bonifacio” diventi il segno nel mondo di una vera cultura della Pace e un momento insostituibile e di grande prestigio per promuovere la terra di Ciociaria”. Con questi sentimenti affido il mio saluto alle autorevoli parole di San Paolo VI: “la Pace non si gode; si crea. La Pace non è un livello ormai raggiunto, è un livello superiore, a cui sempre tutti dobbiamo aspirare”.

Grazie Presidente Onorevole Roberta Metsola, della Sua testimonianza!

Noi siamo a Sua completa disposizione!

W l’Accademia Bonifaciana e la città di Anagni, w Roma Capitale! w l’Italia, w l’Europa!

Ed ora procediamo alla consegna del Premio Internazionale Bonifacio VIII.

a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Accademia Bonifaciana