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L’intero percorso è stato guidato da Sua Eccellenza Monsignor Enrico dal Covolo, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia Bonifaciana, in occasione dell’evento inaugurale di “Europa Cristiana”.

Una delegazione dell’Accademia Bonifaciana, con a capo il Rettore Presidente Gr. Uff. Prof. Sante De Angelis, ha partecipato all’evento inaugurale di “Europa Cristiana”, che si è tenuto sabato 17 giugno 2023. L’occasione è stata segnata da una visita straordinaria alle cappelle del Vaticano: la Cappella Paolina e la Cappella Redemptoris Mater. Questa esperienza vuole sottolineare la vicinanza ideale e spirituale tra il progetto di Europa Cristiana e l’opera della Santa Sede immergendosi nell’arte e nella spiritualità di queste splendide cappelle.
L’intero percorso è stato guidato da Sua Eccellenza Monsignor Enrico dal Covolo, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia Bonifaciana, che ha accompagnato i partecipanti attraverso le cappelle del Vaticano. Durante la visita, Mons. dal Covolo ha spiegato il significato artistico delle due cappelle: la Cappella Paolina, famosa per i suoi affreschi michelangioleschi, e la Cappella Redemptoris Mater, con mosaici simili alle prime opere religiose bizantine. È importante sottolineare che la Cappella Redemptoris Mater, così come quella Paolina, sono riservate esclusivamente all’uso del Pontefice, rendendo questa visita ancora più speciale e privilegiata.
L’incontro è iniziato, di fronte al Portone di Bronzo, l’entrata principale del Palazzo Apostolico sin dal 1663. L’intero percorso ha avuto una durata di circa 2 ore, durante le quali i partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi nelle opere d’arte e nella spiritualità che circondano queste cappelle. Al termine della visita, l’avvocato Filosa, di Europa Cristiana, ha ringraziato i partecipanti e gli amici convenuti e ha condiviso con loro alcune informazioni per meglio comprendere gli ideali e le finalità del progetto dello stesso ente.
Questa visita speciale ha rappresentato sicuramente un momento unico per tutti i presenti, creando un legame significativo con la missione di Europa Cristiana che è innanzitutto quella di promuovere i valori cristiani in Europa: nella società e nelle istituzioni, gli stessi che la Bonifaciana da venti anni propaga incessantemente attraverso gli incontri culturali, le attività di volontariato e le campagne di sensibilizzazione per promuovere la “cultura della Pace”.

“Ringrazio per l’invito ricevuto, il nostro Presidente del Comitato Scientifico e il Presidente di Europa Cristiana, perché attraverso questa iniziativa interessante abbiamo potuto ribadire, in modo unanime, che senza radici cristiane l’attuale cultura occidentale che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita è contrassegnata da una profonda carenza – ha dichiarato il Rettore della Bonifaciana – ma anche da un grande e inutilmente nascosto bisogno di speranza. Per questo il magistero del mai dimenticato Benedetto XVI sta avendo una riscoperta significativa. L’Europa, infatti, ha dimenticato le sue radici cristiane. Ratzinger lo aveva preannunciato già nel 1969 quando, in qualche modo profetizzando il futuro della Chiesa cattolica, aveva parlato dell’irrilevanza cui sarebbe destinata la nostra religione. Costretta a ripartire da piccoli gruppi e da una posizione minoritaria… Non dimenticando le battaglie di Giovanni Paolo II contro le ideologie deviate e gli estremismi del capitalismo non sono state meno strenue di quelle condotte contro le forze totalitarie dell’inizio del secolo. Il nazismo e il comunismo prima, il neoliberismo poi, con la loro pretesa di costruire la realizzazione totale della società attraverso progetti materialistici e la loro natura totalizzante in campo sociale hanno rappresentato in tal senso minacce altrettanto gravi alla difesa dell’identità cristiana d’Europa. Una visione che ha visto Giovanni Paolo II concorde con lo stratega del suo pontificato e successore al trono di Pietro, Benedetto XVI. San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono stati infatti – conclude De Angelis – gli ultimi profondi interpreti della cultura europea e delle lezioni della civiltà millenaria del Vecchio Continente. Non è un caso che Benedetto XVI abbia con coraggio rilanciato il messaggio di Giovanni Paolo II costruendo le fondamenta del nuovo umanesimo come dottrina religiosa, sociale ed economica capace di interpretare con originalità la lettura dei segni dei tempi operata dalla Chiesa cattolica. Pronta ad inserirsi in continuità con la storia millenaria d’Europa come forza vivificatrice e sorgente di speranza per la sua ricostruzione morale. La Bonifaciana, collaborerà sicuramente a questo progetto per ciò che gli sarà possibile ed affine agli scopi statutari e succitati, d’intesa con il Comitato Scientifico”.